Giovanni Capoccio
Ne rivendicano i natali Roma e Spinazzola. Lo stemma
cardinalizio della nobile famiglia romana dei Capoccio,
è lo stesso portato da questo cavaliere durante lo
scontro con i Francesi. Inoltre, nell'albero genealogico
di questa famiglia romana, vi è un Giovanni, ricordato
come un eroe.
Per altri si tratterebbe di Giovanni Gasparino, detto
Capoccio, per via della sua grande testa, figlio di
un certo Pietro, patrizio romano morto a Spinazzola
e, come il figlio, sepolto nel Convento dei Frati
Minori di San Francesco. L'ipotesi ha avuto una certa
risonanza a Spinazzola, tanto che nel 1887 gli amministratori
vollero dedicargli una via e posero una lapide sulla
facciata del Municipio con un'epigrafe del tranese
Giovanni Bovio.
La tradizione attribuisce al Capoccio l'appellativo
di più forte campione italico dopo il Fieramosca.
Fu sicuramente alla battaglia di Ravenna, nel 1512,
dove fu fatto prigioniero. Lo apprendiamo dal Giovio,
nella sua "Vita del duca di Ferrara".
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