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Antologia Musicale Concentrazionaria, Opere musicali scritte in cattività civile e militare durante la Seconda Guerra Mondiale di Francesco Lotoro
Il caso Vivarini a Barletta
La Disfida di Barletta
Barletta nella terra della Disfida di Renato Russo

 

 


“La Casa Editrice Rotas, una delle protagoniste di questa
esperienza pugliese, al Salone del Libro di Torino”

La Regione Puglia, in qualità di regione ospite dell’edizione 2016 del Salone Internazionale del Libro di Torino, ha accolto all’interno del suo padiglione trentasette case editrici, piccole e grandi realtà editoriali pugliesi che insieme hanno collaborato alla riuscita degli eventi proposti nello stand della Puglia.
Obiettivo principale della Regione Pugliaè stato quello di mostrare come, anche in un momento difficile dell’editoria, le peculiarità dell’offerta culturale pugliese in questo settore fossero qualitativamente eccellenti. Le diverse case editrici si sono adoperate per far conoscere il territorio pugliese nel suo contesto culturale ma anche per accrescerne il potenziale di attrazione turistica e culturale.
La casa editrice Rotas, è stata una delle protagoniste di questa esperienza pugliese a Torino.
Storica e ormai consolidata realtà editoriale pugliese, ha il pregio di avere un legame molto solido con il territorio; in trent’anni di lavoro (fu fondata nel 1986) ha diffuso la cultura in tutta la Puglia pubblicando libri di storia della nostra regione, storie di personaggi e di “memoria”.
Renato Russo, fondatore della casa editrice, con queste parole racconta di sé editore e scrittore: “La mia più grande aspirazione, come editore, è stata quella di essere promotore della cultura a Barletta e in Puglia, e come scrittore quella di colmare le molte lacune della conoscenza della nostra città cercando di contribuire a restituire al nostro territorio una coscienza identitaria”.
La Rotas, ha contribuito in modo esemplare al palinsesto degli eventi della Regione Puglia, ed in modo particolare, sono stati due i testi più significativi proposti: Lo Psichiatra e Membro Ordinario della Società Psicoanalitica Italiana, Giuseppe Riefolo, ci ha presentato il libro “Il caso Vivarini a Barletta” curato da lui e dal Professor Filippo Maria Ferro, professore di Psichiatria all’Università Cattolica di Roma e Università di Chieti, studioso esperto di storia dell’arte. L’idea di questo volume è nata da un seminario di studi sul tema “Il caso Vivarini a Barletta. Dalla Madonna in trono (1483) nella Chiesa di Sant’Andrea ai percorsi di Alvise Vivarini sulla costa adriatica” tenutosi nel 2014 a Barletta.
Questo progetto editoriale sul caso Vivarini a Barletta, è stato cofinanziato dalla Giunta insieme alla Regione Puglia poiché questa pubblicazione, di elevato valore storico-culturale, dà conto della ricerca sulla pala della “Madonna in trono con bambino” di Alvise Vivarini presente nella chiesa di S. Andrea a Barletta: a partire da qui si ricompone la mappa dei contatti fra istituzioni religiose, politiche e movimenti artistici nella Puglia fra fine ‘400 e primi del ‘500. Sono stati attivati contatti e scambi, coordinati dai curatori del libro e tali contatti sono nella linea di attivare possibili ipotesi di nessi fra la pala di Barletta ed altre eventuali pale spaiate, oltre ad indagare possibili percorsi delle opere della bottega Vivarini verso la Puglia.
Il musicista Francesco Lotoro, ci ha raccontato la sua “Antologia musicale concentrazionaria - Opere musicali scritte in cattività civile e militare durante la Seconda Guerra Mondiale”. La musica concentrazionaria è una delle più importanti eredità della Storia universale ricevute dalla fenomenologia delle deportazioni e dalle catastrofi umanitarie della Shoah e del Porrajmos.
Ad oggi sono state recuperate oltre cinquemila opere musicali, che dimostrano quanto nel periodo più tragico della Storia del XX secolo il genere umano abbia avviato i meccanismi più evoluti della conservazione scatenando un’esplosione di creatività e lasciandoci un Testamento del cuore e dell’intelletto.
La sua ricerca musicale concentrazionaria offre uno spaccato della creazione nei Lager di musica religiosa scritta da ecclesiastici oppositori del nazionalsocialismo e internati militari italiani. La sua antologia ci fa rivivere la discriminazione, la persecuzione, la prigionia, la deportazione e l’uccisione di migliaia di musicisti durante la Shoah.
“Riportare in vita la musica concentrazionaria non è quindi una libera scelta”, spiega Lotoro, “ma una missione e uno dei più importanti traguardi dell’umanità”.
Fra i testi portati in fiera, l’ultimo della collana “I quaderni dell’Archivio della Memoria” “Il partigiano Brancaleone” di Paola Gammarota, nipote del partigiano Brancaleone che racconta la storia di suo nonno e della giovane donna che per lui e per i suoi compagni siè sacrificata. È la storia di Franco ed Anna, due giovani che non si conoscevano neanche: l’uno deve la vita all’altra. Sullo sfondo il fronte e la famiglia lasciata prima di partire e ritrovata al ritorno dalla guerra. Lui è Francesco Gammarota di Barletta, Brancaleone in battaglia, il nome di uno dei cavalieri della Disfida; lei si chiama Anna Mascherini, staffetta di Voghera, così si definivano le donne che si prendevano cura dei partigiani. La ragazza portava da mangiare ogni giorno a Franco e ai suoi compagni. Poi più nulla. Brancaleone capì: la giovane eroina era stata uccisa perché si era rifiutata di rivelare il nascondiglio dei partigiani.
Della stessa raccolta fa parte “La forza della speranza. Storia di un italiano: dal lager di Görlitz all’impegno civile” di Michele Labianca, a cura della figlia Maria Rosa Labianca, che segna un valore aggiunto alla collana quale contributo di una significativa testimonianza di una triste pagina della storia dei nostri soldati nella più ampia tragedia della seconda guerra mondiale: la sorte infamante degli IMI, internati militari italiani, soldati deportati nei campi del Terzo Reich senza neanche un briciolo di dignità e senza alcun riconoscimento del benché minimo diritto di prigionieri di guerra.

Gabriella Gasparrelli
Mediatrice culturale degli eventi della Regione Puglia
(giugno 2016)

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