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Guida alla cittadella di Canne della Battaglia
Canne 216 a.C. La più grande battaglia dell'antichità
Canne 216 a.C. The greatest battle of antiquity

 

 


Canne della Battaglia e la sfida di Ruggiero Mennea

Il primo passo è stato fatto con la legge regionale n. 31 del 28 dicembre 2011, da me proposta, che ha riconosciuto “l’unicità storica e militare della Battaglia di Canne avvenuta il 2 agosto del 216 a.C. tra i romani e i cartaginesi”. Ma soprattutto ne ha promosso “la valorizzazione sostenendo interventi di conservazione del patrimonio, anche mobile, archeologico, architettonico, monumentale e paesaggistico, favorendo la ricerca e l’utilizzo dei materiali documentali, artistici, cinematografici, bibliografici, multimediali, nonché la ricostruzione e la divulgazione dei relativi avvenimenti storici”. Nella legge di bilancio 2016 è stata prevista una dotazione di 200 mila euro per il suo finanziamento.
Ma la legge è da considerarsi solo un inizio per la fruizione di Canne della Battaglia, considerando che il Ministero dei Beni culturali, nel 2010, ha declassato il sito archeologico sulla scorta delle verifiche realizzate a fine 2009. Lo ha infatti sistemato nella fascia posta al di sotto dei 200.000 visitatori paganti, escludendolo dalla gara per l’affidamento dei cosiddetti “servizi aggiuntivi” (bookshop, caffetteria, vendita di prodotti editoriali, biglietteria compresa ovviamente).
Da questa sconfitta è però partito anche il tentativo di rilancio di uno dei più bei siti archeologici d’Italia, che ha il pregio di conservare in un unico posto le testimonianze di quattro epoche diverse (preistorica, protostorica, romana e medievale).
Oltre che per l’attuazione della legge regionale, l’azioneè stata diretta nei confronti del ministero dei Beni culturali perché includesse Canne nel Polo museale pugliese. A rassicurarmiè stato, nell’ottobre scorso, proprio il ministro Dario Franceschini, dopo una prima esclusione del sito archeologico dal Polo.
Il ministro ha accolto l’idea di valorizzare uno dei siti archeologici più importanti di Puglia, ove si è combattuto lo scontro più rilevante della seconda guerra punica e una delle battaglie più famose di sempre, pagina epica e gloriosa della nostra storia diffusamente trattata nei libri di storia. Continuo a ritenere fermamente Canne della Battaglia un sito strategico per l’incremento del turismo nella provincia di Barletta-Andria-Trani. E sul turismo, nella nostra provincia e in Puglia, bisogna puntare con decisione mettendo in rete le immense peculiarità di cui il nostro territorio dispone sotto il profilo artistico, paesaggistico, naturalistico e culturale. L’inserimento formale di Canne nel Polo museale pugliese risale al gennaio scorso, quando è stato pubblicato il decreto ufficiale del Mibac. Ora si tratta di andare avanti sulla strada già tracciata, anche se si tratta di un percorso ancora in salita. Ma il più è stato fatto. Si entrerà a breve nel vivo grazie allo stanziamento dei 200 mila euro, che consentiranno di implementare i servizi per visitatori e turisti non appena sarà espletato il relativo bando regionale. Al momento sono in corso le procedure per la sua pubblicazione, ma una volta assegnata la dotazione economica parte la vera scommessa.
Far entrare Canne nel Polo museale pugliese è un’occasione unica da trasformare in opportunità. Parliamo di rilancio, di un sistema per fare di Canne davvero quel sito unico che merita per la sua storia. Credo che non siano poi tanti i siti archeologici in grado di annoverare una stratificazione storica di questo genere.
Canne non è solo la battaglia. È tanto altro. E su quel tanto altro dobbiamo scommettere per rilanciare il turismo in un territorio già ricco di opportunità. Il riferimento è, ovviamente, a siti (giusto per rimanere al solo territorio di Barletta) quali il Castello, la Pinacoteca De Nittis e la Cantina della Disfida. Canne nella rete del turismo culturale è sicuramente l’elemento di maggiore slancio e originalità. Chi viene nella Bat non potrà fare a meno di visitare Canne, proprio come succede con Castel del Monte.
Ecco è questa la sfida da vincere.

(luglio 2016)

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