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Benedetto Croce
Valdemaro Vecchi, Ricordo del grande tipografo editore

 

 


Libri nel Borgo Antico: Michele Cristallo ha presentato gli articoli del giovane Benedetto Croce presso la Rassegna Pugliese di Valdemaro Vecchi

Anche quest’anno l’Editrice Rotas ha partecipato coi suoi libri alla rassegna annuale “Libri nel Borgo Antico”. Ha inoltre presentato un libro di Renato Russo sugli articoli che Benedetto Croce scrisse da giovinetto per la Rassegna Pugliese diretta e stampata da Valdemaro Vecchi.
Di fronte a un attento pubblico (numerosi gli amici venuti da Trani), l’autore ha introdotto il tema della conversazione, contestualizzandola in tre filoni di ricerca: la presenza a Trani di Valdemaro Vecchi che aveva fondato la Rassegna Pugliese nel 1884; l’inizio della collaborazione del giovane Benedetto Croce alla Rassegna nel 1885, quando aveva appena 19 anni; e la ricerca storica finalizzata alla scrittura di una biografia di Sabino Loffredo autore della Storia della città di Barletta, iniziata a scrivere nel 1884 e finita nel 1893, proprio l’anno in cui il Vecchi fondava la Società di Storia Patria per la Puglia. Certo, l’idea era venuta ad
altri, ma senza possibilità di successo perché solo il Vecchi, attraverso la rete di qualificati collaboratori sparsi nelle città pugliesi, avrebbe potuto raggiungere quest’obiettivo.
Quanto al Croce, per la Rassegna, nel decennio 1885-1895 (ma soprattutto nei primi anni) scriverà sessanta articoli, la metà dei quali firmati con lo pseudonimo di Gustave Colline e l’altra metà col suo nome.

* * *

Per Michele Cristallo, che di Russo aveva firmato qualche anno fa una corposa biografia del Vecchi, non è stato difficile riprendere il bandolo di un discorso che rappresentava il frutto di una particolare ricerca, intesa - attraverso i suoi primi scritti - a spiegare la spinta culturale del giovane Croce, del quale Cristallo ha ricordato l’evoluzione del rapporto: all’inizio l’affermato tipografo che - attraverso i suoi articoli - presenta il giovane talentuoso giovane redattore. Successivamente, col passare degli anni, smesso l’abito del giornalista, sarà il grande filosofo che attraverso le sue pubblicazioni darà notorietà nazionale al fine editore tranese. L’opera apprezzabile di Russo - secondo Cristallo - è stata soprattutto la contestualizzazione degli eventi, la paziente e chiara ricostruzione di quella collaborazione, la spiegazione della lenta maturazione del Croce attraverso la Rassegna.
“Costanza e fede o la missione della donna”: è il titolo di un articolo pubblicato nel numero 1 del 1885 in “Rassegna Pugliese”, il periodico di Scienze, Letteratura ed Arte, fondato e diretto da Valdemaro Vecchi, il tipografo-editore-scrittore che nel dicembre 1868, da Fidenza approdò a Barletta per impiantarvi una stamperia in un territorio in forte crescita ma priva di una struttura in grado di mettere in circolazione i fermenti
culturali già particolarmente promettenti. La rivista era al suo secondo anno di vita e Vecchi aveva trasferito la sua azienda a Trani, sede del Tribunale che gli forniva sostanziose commesse.
Questa prima intensa esperienza del giovane Croce è ricordata da Renato Russo nel libro “Benedetto Croce giovane redattore della Rassegna Pugliese di Valdemaro Vecchi” (pagg. 88 euro 10), edito dalla Rotas di Barletta. Un lavoro interessante che della biografia del filosofo napoletano, mette a fuoco la “parte più ignorata, quella degli esordi come scrittore. E invece - ricorda Russo - la sua attività di saggista, dopo l’intenso periodo giovanile di incubazione fra i libri della ricchissima biblioteca romana dello zio Silvio Spaventa, cominciò e si protrasse varia e febbrile per anni sia pure mimetizzando la sua identità sotto uno pseudonimo.
(settembre 2016)

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