| Valorizziamo “Borghi e terre d’Ofanto”
 la prima rete dei borghi più belli di Puglia
 Tutelare il patrimonio storico, artistico, paesaggistico
            e culturale dei Borghi Antichi di Montegrosso (Andria),
            Montaltino (Barletta), Loconia (Canosa) e Minervino
            Murge, nonché promuovere l’immagine del territorio regionale
            nell’ambito del segmento del turismo di qualità. Con
            questi obiettivi è nata “Borghi e terre d’Ofanto”, la prima
            rete dei borghi più belli di Puglia, operazione fortemente
            voluta da me, che ho proposto, seguito e curato l’iniziativa
            sino alla firma del protocollo d’intesa di questa mattina in
            Regione, tra i comuni di Barletta, Andria, Canosa e Minervino,
            la Provincia di Barletta Andria Trani, Federcultura Puglia,
            Fedagri Puglia e, ovviamente, la Regione Puglia. Sono
            molto contento che l’iniziativa sia stata accolta con grande
            entusiasmo dall’assessore Barbanente, che ha speso parole
            d’elogio e ha detto di essere pronta a finanziare il progetto
            con tutti gli strumenti a disposizione della Regione, a partire
            da specifici finanziamenti inseriti nel programma 2014-2020.Allo stesso modo i rappresentanti delle istituzioni pubbliche
            del territorio e delle associazioni di categoria hanno mostrato
            grande apprezzamento per il protocollo d’intesa, che sarà            allargata all’Anci e a tutti quei soggetti pubblici e privati che
            vorranno valorizzare le bellezze culturali e ambientali dei
            nostri borghi più caratteristici.
 Questi ultimi, attraverso un progetto di sviluppo e uno
            studio di fattibilità, potranno tornare all’antico splendore,
            puntando su capisaldi della nostra terra, come il settore
            agroalimentare e l’enogastronomia. L’iniziativa, attraverso
            una visione naturalistica e paesaggistica, farà riemergere gli
            antichi mestieri e valorizzerà le eccellenze produttive locali,
            intervenendo anche sul recupero architettonico, l’arredo
            urbano e l’innesto della tecnologia. Si tratta di un piano che,
            attraverso il recupero dei borghi, trainerà il settore agroalimentare,
            cui il nostro territorio è vocato, ad alti livelli di
            qualità, sviluppando attrattiva dei flussi turistici laddoveè            custodito un patrimonio storico, culturale e rurale di inestimabile valore, che per lunghi periodi ha determinato la
            ricchezza della nostra terra. Presto sarà indetta una conferenza
            stampa per spiegare il percorso da mettere il pratica
            per realizzare le finalità dell’accordo. Bisognerà realizzare
            programmi organici di interventi finalizzati alla valorizzazione
            del patrimonio culturale, materiale e immateriale, alla
            riqualificazione urbana, alla conservazione e al restauro del
            patrimonio edilizio e degli spazi liberi.
 I sottoscrittori del protocollo si sono già impegnati a sviluppare
            iniziative comuni tese a creare nuovi posti di lavoro
            attraverso l’avvio di nuove attività produttive per valorizzare
            le risorse naturali, la cultura e le tradizioni espressione
            dell’area in questione.
 La nostra storia è un giacimento di cultura e sviluppo dal
            valore incalcolabile. Da lì dobbiamo ripartire per uscire dalla
            stagnazione nella quale siamo ridotti. Tocca a noi saper
            cogliere questa storica occasione.
  Ruggiero Mennea(marzo 2015)
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