L’AMARO CONSUNTIVO  DEL 50° DELL’ANTIQUARIUM
          La malinconica  ricorrenza dell’inaugurazione, cinquant’anni fa, dell’Antiquarium di Canne, in margine a un forum  organizzato dal Comune di Barletta su “Proposte di sviluppo e valorizzazione turistica dell’area archeologica di Canne della  Battaglia e dell’Ofanto”
            
In questi giorni si sono verificati a Barletta due eventi su  Canne: la ricorrenza del 50° dell’apertura dell’Antiquarium a Canne della  Battaglia (21 aprile 1958), gratificato dalla presenza dell’allora ministro  alla Pubblica Istruzione Aldo Moro, e un forum organizzato dal Comune di  Barletta su “Proposte di sviluppo e valorizzazione turistica dell’area  archeologica di Canne della Battaglia e dell’Ofanto” (17 aprile 2008).
          Il 50° dell’inaugurazione dell’Antiquarium
            Con riferimento al primo evento e al titolo della Gazzetta che  qualche giorno fa lo commentava (Nozze d’oro dell’Antiquarium, festa a Canne  della Battaglia), consentitemi di osservare che c’è poco da festeggiare, a  Canne, perché questa ricorrenza ha invece evidenziato in modo ancora più  marcato l’indiscutibile tramonto del mito di Annibale e della sua celebrata  battaglia, almeno presso di noi, perché nell’Antiquarium di Canne oggi non  esiste più alcuna traccia della presenza annibalica, a parte la riproduzione  della battaglia su un pannello che la ricostruisce in modo manifestamente  errato, come denunciamo da anni e come lamentano i sempre più radi studiosi che  frequentano quel Museo.
            E la cosa ci sembra tanto più amara in quanto proprio in quegli  stessi giorni celebrativi dell’evento cinquantenario, Piero Angela, sabato 5  aprile, presentava su RAITRE in prima serata, per il programma “Passaggio a  Nord Ovest”, uno speciale sul grande condottiero, nonché la ricostruzione  virtuale della sua battaglia più famosa.
            In una sbiadita fotografia di cinquant’anni fa il ministro Moro si  affaccia curioso su un plastico che riproduce i luoghi del memorabile scontro.  Che fine ha fatto quel plastico attorno al quale si sono avvicendati decine di  migliaia di ragazzini in un passato neppure tanto remoto? Vi risparmiamo, per pudore,  da quali reperti archeologici sia stata sostituita quella vetrinetta.
          Forum sulla valorizzazione del sito:
              senza evento non vi è rilancio turistico
            Quanto al forum sulle prospettive di valorizzazione turistica  dell’area archeologica cannense, mentre abbiamo apprezzato il grande impegno  messo dall’Amministrazione Comunale nella sua organizzazione, nonché la  proposta elaborata dai giovani architetti Francesca Caputo e Damiano Cascella,  tuttavia non possiamo non rilevare come sia mancato al progetto proprio la  finalizzazione per un obiettivo di grande rilievo e cospicui ritorni, come  richiedeva l’incontro. Cioè i giovani professionisti hanno sì fatto cenno, tra  le tante opzioni, “anche” alla presenza del sito della battaglia, mentre a  nostro parere l’intero progetto dovrebbe essere focalizzato “soprattutto” sulla  battaglia e sul suo celebrato condottiero al quale, meno di un anno fa, il  quotidiano “La Repubblica” ha dedicato trenta pagine nell’intero mese di  agosto.
            Ecco il punto. La valorizzazione turistica di un sito, come ebbe a  dire una volta il ministro della cultura Vernola in visita alla nostra città  (27 aprile 1983), avviene sempre in funzione di un evento storico. E tanto più  rilevanti sono i ritorni turistici, quanto più avvincente è quell’evento,  mentre minore è l’attrattiva di quella postazione meramente archeologica. È per  questo che la guida del Touring Club sulle principali 283 aree archeologiche e  sui 380 musei archeologici italiani, non riporta il sito medievale di  Canne, perché è considerato irrilevante, mentre al T.C.I. quello annibalico non gli è stato neppure segnalato; e invece è inventariato dalla guida  archeologica della De Agostini fra i primi 100 più considerevoli siti italiani  (secondo in Puglia dopo il Dolmen di Bisceglie).
            Ora, di Canne ce ne sono due: una medievale ed un’altra  annibalica. Ma come vi potranno spiegare gli esperti, non ci sono grandi  prospettive per un sito che ostenti solo aspetti per così dire turisticamente  spenti, come può essere quello medievale cannense, mentre ce ne possono essere,  eccome, se sono legate ad un evento, specialmente se suggestivo come quello  annibalico. E il recente strepitoso successo della mostra sulla battaglia di  Canne organizzata a Trieste (20.000 turisti in poco più di due mesi per ammirare  una modesta ricostruzione della battaglia) ce ne ha offerto - se pure ce ne  fosse stato bisogno - una chiara conferma.
            Del  resto la stessa direttrice dell’Antiquarium,  la dott.ssa Marisa Corrente, che non fa mistero di nutrire qualche perplessità  sul reale svolgimento della battaglia, in due sue pubblicazioni ha però ben  evidenziato in copertina (a mo’ di specchietto per le allodole) il richiamo  alla figura del grande condottiero cartaginese. Nella prima il titolo recita: Canne  Fontanella sui luoghi della battaglia (mai menzionati all’interno); nella  seconda pubblicazione - una gradevole guida all’Antiquarium - campeggia in  copertina uno stravagante Annibale con tanto di turbante in capo, in groppa ad  un ancor improbabile elefante (anche questa volta senza alcun riscontro  all’interno del testo).
          
            
              | … Solo dove c’è un  evento, un grande evento storico, ci può essere un grande ritorno turistico e  la massa partecipativa è proporzionata all’importanza di quell’evento. Ora, un  giacimento archeologico preistorico o medievale, per quanto considerevoli, sono  per così dire statici, stagnanti e quindi suscettibili di scarsi ritorni  turistici, mentre la rievocazione di una battaglia, di una grande battaglia,  come quella di Canne, carica di forti suggestioni rievocative, questo sì è un  evento in grado di grandi ritorni. E che questo fatto d’armi sia il più  importante episodio storico della Puglia, a me pare che nessuno possa  dubitarne. | 
          
          Nicola Vernola
              Ministro dei Beni Culturali
              Barletta, 27 aprile 1983
          Renato Russo (maggio 2008)
          
          << vai all'indice
            del canale