| Nel Chiostro
                del Monte di Pietà un
              concerto indimenticabile fa rivivere le musiche del Fieramosca
 La Corte e il Popolo, e il centro storico di Barletta rivive l’atmosfera
            magica del Rinascimento. Alla strada, al Popolo, brulicante e festante,
            con i mercatini, i musici, le danze, i burattini, si affianca la Corte,
            silenziosa e immersa in un idilliaco ascolto di musiche d’altri
            tempi.
 Una contrapposizione voluta e cercata dalla sapiente regia di Gianluigi
            Belsito, che ha ricreato una molteplicità di palcoscenici
            nella Barletta antica.
 E così il Chiostro del Monte di Pietà, gremito di un
            pubblico attento e assorto, diviene il luogo ideale per far rivivere
            le musiche ispirate al romanzo del d’Azeglio.
 Una sera d’estate diviene una occasione culturale e musicale
            unica per la città.
 Un’antologia di Arie, brani strumentali e da ballo, fa riecheggiare
            le melodie più belle fra quelle scoperte, dopo una lunga e accurata
            ricerca musicologica, dal maestro Francesco Monopoli: oltre 20 opere
            liriche, 4 balletti e varia musica strumentale composta a cavallo fra
            la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento, tutte ispirate
            al romanzo Ettore Fieramosca.
 E così, in un’atmosfera surreale, con le immagini in bianco
            e nero dello storico film di Blasetti che scorrono sullo sfondo, nella
            piacevolezza di una brezza estiva, si viene trasportati nel mondo del
            romanzo, nelle passioni di Fieramosca e Ginevra, nell’impeto
            della storica Sfida, trasformando il luogo da teatro a cinema d’essai,
            da sala da ballo di corte a cupola di chiesa.
 Si rivede Fieramosca sulle onde, Ginevra che prega, si tocca la passione
            che la Sfida, pur vittoriosa, era destinata a distruggere.
 In un’indescrivibile suggestione di atmosfere pre-pucciniane,
            le musiche di Ferroni, Pisilani, Gallenberg, Lickl e Gabetti si animano
            della splendida voce, ricca di sfumature e di intensità espressiva,
            del soprano Marilena Gaudio, dalla ‘Serenata di Mare’ a ‘Le
            stelle ancor coprivano’, e dell’imperiosa potenza del tenore
            Giovanni Mazzone, in un’accorata interpretazione, dall’Addio
            a Ginevra a Scorri l’Onda.
 Sagace e intenso il pianoforte del maestro Monopoli, pronto a seguire
            ogni respiro del canto, vivo e virtuoso nelle Tarantelle e Galoppe
            dell’epoca.
 E poi, per finire, l’ironico e scanzonato ‘Inno al Fieramosca’ di
            Luigi Denza, con un testo pungente e satirico, e una melodia viva
            e brillante, degna del Rota migliore, dedicata alla Redazione del
            Fieramosca
            dei primi del Novecento.
 Intensi e lunghissimi gli applausi dei presenti, che ancora avrebbero
            voluto proseguire l’ascolto.
 Serata indimenticabile, grazie al Parco Letterario “Ettore Fieramosca”,
            fra le palme di un chiostro e la musica nobile della Corte, in attesa
            del Corteo delle Dame e dei Paggi, di Ginevra, che a tarda ora rientra,
            con le strade ancora vive e frementi…
 Marika Damiani (Settembre 2003) << vai all'indice del canale |