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GIOVAN BATTISTA CALÒ: PITTORE

Nacque a Barletta il 16 luglio 1832 da Giuseppe Calò e Maria Tatò.
A dieci anni fu affidato all’Ospizio di Giovinazzo dove mise subito in luce le sue capacità artistiche.
Nel 1852, utilizzando una provvidenziale eredità, si trasferì a Napoli dove frequentò l’Accademia di Belle Arti. Qui il Marinelli lo segnalò al Ministero dell’Interno come una sicura promessa, proponendolo per una borsa di studio.
Nel 1862, colpito da tisi (di cui l’anno prima gli era morto il fratello Raffaele) intraprese un viaggio nel Mediterraneo e si fermò qualche tempo ad Atene.
Nel 1863, tornato a Barletta guarito, insegnò all’Istituto Tecnico. Fu il primo maestro del precoce De Nittis e fu lui a consigliare al fratello Vincenzo di mandare il promettente giovinetto all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Fra le mostre più rappresentative, alle quali partecipò, ricorderemo quelle di Firenze (1871), di Milano (1874) e di Torino (1884).
Giovan Battista Calò, eccellente ritrattista, fu soprattutto un grande maestro; al suo insegnamento furono infatti educati i più grandi talenti pittorici barlettani della seconda metà dell’800 fra cui, oltre al De Nittis, De Stefano, Gabbiani e Girondi. Morì il 28 agosto 1895. La città gli ha intestato una traversa di via Canosa (all’altezza di villa Bonelli).

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