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CELEBRAZIONI BICENTENARIO NASCITA GIUSEPPE CURCI
Storia e restauro del Curci in un volume dell’ing. Duilio Maglio - La presentazione nel Teatro Comunale

Nel quadro delle manifestazioni celebrative del bicentenario della nascita del maestro Giuseppe Curci, nel teatro che reca il suo nome è stato presentato il volume: Il Teatro Comunale “Curci” di Barletta, storia e restauro, dell’ing. Duilio Maglio.
È chiaro che questa presentazione è stata l’occasione per una più approfondita conoscenza sia del Teatro che dello stesso Giuseppe Curci, un indissolubile abbinamento che però nel tempo ha avuto bisogno di numerosi restauri. Abbinamento che ci riporta alla mente il recente insediamento della Pinacoteca De Nittis a Palazzo della Marra, con l’auspicio che entrambi questi luoghi della cultura e questi due grandi protagonisti della nostra vita artistica siano sempre degnamente ricordati e valorizzati.
Il testo dell’ing. Maglio, riccamente illustrato e documentato, offre al lettore - come ha spiegato lo stesso autore nel corso del suo intervento - una sintesi storica e tecnica che permette, con l’ausilio esplicativo delle numerose immagini, tavole e piante che lo corredano, una fedele ricostruzione cronologica dei lavori eseguiti dall’anno della sua fondazione sino al suo recente recupero funzionale, progettato e diretto dallo stesso autore della pubblicazione.
L’ing. Maglio ha diviso il suo intervento in quattro parti.
Dopo essersi soffermato sui motivi che lo hanno indotto a scrivere questo libro (non dimentichiamo che è stato l’ultimo tecnico che ha realizzato importanti restauri all’edificio, conclusi nel 1996), ha aperto una finestra sulla vita del Curci in relazione al Teatro, parlando fra l’altro del busto dello scultore Manuti che si trova nel cimitero di Barletta, oppure delle sue miserevoli condizioni di vita nelle quali fu lasciato dalla civica Amministrazione, che solo dopo la sua morte gli tributò onori e riconoscimenti, come l’intitolazione del Teatro. È quindi passato a valutare l’edificio nel contesto degli altri realizzati in provincia, come quelli di Altamura, Cerignola, Lucera, San Severo e della stessa Bari. Ha poi ricordato gli autori del primo grande restauro, compiuto dall’arch. Federico Santacroce e - dopo la sua scomparsa - dall’ing. Carlo Spadavecchia. Quindi la storia dei restauri più recenti, quello dell’arch. Mauro Civita (negli anni Settanta) e quello da lui stesso realizzato nella prima metà degli anni Novanta.
L’altro intervento della serata è stato quello del dott. Vittorio Palumbieri, già direttore del Teatro del quale ha ricordato un gran numero di episodi, molti inediti per gli attenti spettatori, come alcuni retroscena delle difficoltà incontrate per trovare i finanziamenti necessari ai lavori restaurativi. Il dott. Palumbieri, durante il suo excursus, ha più volte avuto modo di ricordare anche l’allora presidente dell’Azienda Soggiorno e Turismo, dott. Ruggiero Dimiccoli, che ha accolto favorevolmente l’invito, rivoltogli, di prendere la parola, per ricordare - lui pure - quegli anni cruciali, quando Barletta fu onorata prima dal presidente del Consiglio Emilio Colombo in visita alla Pinacoteca De Nittis, e poi dal presidente del Consiglio Giulio Andreotti in occasione della inaugurazione del Teatro Curci, il 18 dicembre del 1977.
Renato Russo, dal canto suo, ha riepilogato i principali avvenimenti che si sono svolti nel Teatro, o comunque episodi ad esso legati, come le numerose assemblee che vi si sono svolte con i rappresentanti dei Comuni vicini prima per far nascere il Comprensorio del Nord Barese, e poi per avviare un più incisivo cammino diretto alla istituzione della nuova provincia dell’Ofanto.
Annalisa Delvecchio, direttrice del Teatro, nel suo breve ma incisivo intervento, si è soffermata sulla strategia alla quale si ispira la sua direzione nella scelta dei testi e degli autori nei diversi settori nei quali le manifestazioni teatrali si diversificano.
Il sindaco, Nicola Maffei, ha concluso i lavori della serata. Ha esordito ricordando i drammatici incendi che distrussero prima il Teatro Petruzzelli di Bari e poi La Fenice di Venezia e le grandi accortezze impiegate dai nostri tecnici restauratori per sventare i pericoli ai quali sono esposti edifici come questi. Il Sindaco ha ricordato come il Teatro Curci di Barletta sia uno dei più importanti della Regione, del quale è giusto essere orgogliosi e questa data celebrativa del bicentenario del grande musicista barlettano, deve farci riflettere sulle grandi opportunità che ha la nostra città in campo culturale, delle quali forse non sempre i cittadini hanno piena consapevolezza.

Ilaria Ricco (novembre 2008)

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