| Mons. Giuseppe Damato,promotore 
          del monumento di Ettore Fieramosca
 Il 19  gennaio 2009 ricorrono i 25 anni dalla sua morte
 Barletta 21-3-1980“Mio carissimo Sabino, ti  chiedo scusa del ritardo perché sono stato molto occupato e lo sono tuttora.
 Il 9 marzo è stato inaugurato  il Monumento Nazionale alla Disfida nella Zona-Centro storico del Castello ed  ho tenuto il discorso ufficiale. Presenti: Mons. Arcivescovo Giuseppe Carata,  il Sindaco e Giunta ed Autorità.
 Sto ultimando il volume: Pro  Monumento Nazionale della Disfida in Barletta. Un volume sarà per te. Puoi  immaginare la mia preoccupazione per la pubblicazione. Mi sento molto stanco.  Affettuosi saluti e un bacio di cuore.
 Sacerdotali ossequi al tuo  Superiore.
 Tuo in Cristo Mons. Giuseppe Damato”
   Con questa affettuosa e confidenziale lettera,  inviatami quando ero ancora studente di Teologia al Laterano, mons. Damato,  ormai novantaquattrenne, mi aggiornava circa le due ultime opere da lui  realizzate. Lo stesso mons. Damato scriverà nell’introduzione al summenzionato  libro: Dopo la realizzazione del Certame Cavalleresco o Rievocazione Storica  della Disfida (12-13-14 febbraio 1965), e la pubblicazione del mio terzo volume “Barletta e la Disfida, 13 febbraio 1503” (1969), per sé di carattere locale  e nazionale, ho tenuto sempre fisso nella mia mente e nel mio cuore la  possibile realizzazione del Monumento Nazionale alla Disfida nella nostra Città.  Finalmente, grazie alla sua volontà indomita e caparbia, sostenuto da tanti  suoi estimatori - primo fra tutti il compianto cavaliere Damiano Daddato - nel  1980 il bozzetto in gesso dello scultore romano Achille Stocchi, rimasto tale  dal 1867, fu eternato nel bronzo. È da tutti conosciuta la passione di storico  locale di mons. Giuseppe Damato - ancor più noto dai cittadini come “don  Peppuccio” - che lo portò a scrivere ben otto volumi, quattro dei quali a  favore della rivalutazione storica della Disfida di Barletta. Il suo  attaccamento agli avvenimenti del 1503 si può dire “genetico”, in quanto egli  nacque in quel lontano 1886 nel celebre palazzo - proprietà di famiglia - in  cui è incastonata la “Cantina della Disfida”.
 Barletta non può non ricordare con gratitudine  questo degno figlio, tra i fautori della nuova provincia. Già a poco più di un  anno dalla sua scomparsa, nel luglio del 1985 fu inaugurata una statua in  bronzo che lo ritrae nel suo perenne movimento, con la sua inseparabile borsa  piena di documenti. Quattro anni fa è stata a lui intitolata la storica piazza  antistante la chiesa del Monte di Pietà, a pochi metri dalla sua casa natale,  nell’antica “via delle Carrozze” (attuale via Cialdini). A 25 anni dalla morte,  il 19 gennaio è stata celebrata una santa Messa in sua memoria nella chiesa di  San Giovanni di Dio, dove mons. Damato per oltre sessant’anni ha esercitato il  suo fecondo ministero.
 Mons. Giuseppe Damato, sacerdote esemplare e  instancabile durante i circa 74 anni di sacerdozio spesi a favore della gente,  specie quella più umile e bisognosa, ha manifestato l’amore verso la sua città  anche col donare al Museo-Pinacoteca Comunale svariati pezzi di valore storico  ed artistico. Vero cultore di storia patria, a lui vanno riconosciuti i meriti  per le scoperte del preistorico monolite Menhir di Canne della Battaglia e,  nell’anno 1929, del mezzo busto di Federico II di Svevia. Si parla tanto del  busto del “Puer Apuliae”, pezzo unico al mondo, e tanto richiesto da più parti  per esposizioni, a cominciare dalla Germania. Mai nessuno, però - e questo lo  ribadisco con rammarico - ha affiancato ad esso il nome dello “scopritore”.  Stessa sorte stava capitando al gruppo bronzeo raffigurante Ettore Fieramosca  che sconfigge Guy De La Motte, che dal 2001 ha trovato collocazione diversa da  quella originaria indicata da  mons. Damato,  fervido propugnatore della realizzazione dell’opera. Questi, nella messa in  opera del Monumento, con buon gusto non pensò ad immortalare il suo nome su una  testimonianza che doveva piuttosto rappresentare la gloria e il vanto  dell’intera comunità cittadina. Rendiamo merito all’attuale Amministrazione  Comunale che, tra le iniziative prese per commemorare il 25° della dipartita  del nostro sacerdote, colmerà la lacuna facendo apporre ai piedi del monumento  la seguente targa:
 Ettore Fieramoscasconfigge Guy De La Motte
 Monumento modellato in gesso da Achille Stocchi nel 1867
 e realizzato in bronzo nel 1980
 per la tenacia e l’amor patrio
 di mons. Giuseppe Damato
 Barletta, grata, pose
 19 gennaio 2009  don Sabino Lattanzio (dicembre
              2008) << vai all'indice del
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