| CESARE
                FRACANZANO Il pittore Cesare Fracanzano visse ed operò nella prima metà del
            Seicento e viene collocato tra le più significative personalità pittoriche
            del Barocco pugliese.
 È 
            un artista stimato ed apprezzato per la sua ricchissima varietà di
            linguaggi, di soluzioni stilistiche, d’improvvise accensioni
            di luci, di armoniose fusioni di colore. A Roma, a Napoli e in tutto
            il meridione d’Italia numerose ed impegnative furono le commissioni
            che gli giunsero e che assolse con maestria lavorando instancabilmente.
 Significativa è la sua traccia lasciata, ed oggi, numerose sono
            le opere di Cesare Fracanzano che restano a testimonianza del suo operato
            e dell’apporto che riuscì a dare alla cultura artistica
            del Seicento Meridionale. Collocato sul livello internazionale, molte
            di siddette opere sono state ambite ed acquistate da importantissimi
            musei europei ed americani.
 Per capire la poliedrica espressione pittorica di Cesare Fracanzano
            che passa con disinvoltura dalla sconcertante rivelazione caravaggesca
            alla tonale fusione armoniosa dei Carracci, è essenziale tuffarci
            per un momento nella realtà artistica e storica del Seicento.
            La civiltà artistica del Seicento sorta dalla crisi dello splendido
            mondo cinquecentesco, ha in sé la grandezza, la complessità,
            le contraddizioni di una delle epoche più tormentate eppure
            più feconde di tutta la storia d’Europa e riesce a maturare
            le più alte conquiste spirituali che formano il patrimonio della
            civiltà moderna. È dalla nuova visione che si ha dell’uomo
            e della natura e soprattutto dal nuovo profondo amore per la vita che
            nasce, in un conflitto di forze e di idee nuove, la base di tutte le
            attività spirituali del secolo.
 La Pittura avverte ed afferra di colpo la nuova situazione sociale
            ed esprime due grandi correnti pittoriche: quella dei Carracci decora-tiva
            ed armoniosa, quella tormentata e chiaroscurale di Caravaggio.
 Ed è in questa particolare atmosfera che vive ed opera il nostro
            Cesare Fracanzano. Nato verso la fine del Cinquecento forse a Bisceglie
            o forse a Barletta da Alessandro, nobile veronese e mediocre pittore,
            e dalla barlettana Elisabetta Milazzo, vive le sue prime esperienze
            artistiche, assieme a suo fratello Francesco, a contatto dell’operato
            paterno vagabondando con loro di città in città poiché il
            padre, per il suo lavoro di decoratore, era costretto a continui spostamenti
            per eseguire le commesse ricevute.
 Giovinetto e sempre col fratello minore Francesco (che diverrà un
            artista celebre e conosciuto e che sposerà la sorella del grande
            maestro Salvatore Rosa), frequentò a Napoli la bottega del Ribera.
 L’ambiente artistico napoletano lo esaltò e lo sollecitò ad
            emularsi con i più apprezzati maestri del momento.
 Cesare subì l’influenza del Ribera per la verità stilistica,
            per la forza del contenuto, per la vigoria del disegno, per gli effetti
            armonici di luce e di ombra ma maturò la sua intima e grande
            poesia armonizzando questi elementi col realismo del Tintoretto e dei
            Carracci e col sentimento idealizzato del Guido Reni.
 Dopo lunghi anni di preparazione artistica e di lavoro svolto a Napoli,
            il 25 luglio 1626 sposa a barletta Beatrice Covelli (di nobile casato).
            Attratto da un tenace amore filiale per Barletta, la sceglie per
            la sua dimore stabile e nell’attuale corso Garibaldi, in una magnifica
            casa, dote della moglie, (ricordato oggi come Palazzo Boccasini), vi
            abiterà fino alla sua morte avvenuta nel 1651 o 1652.
 Si sposterà da Barletta solo di tanto in tanto per assolvere
            impegni di lavoro a Napoli, a Roma e nel meridione d’Italia,
            specie in Puglia. Per il favore incontrato nell’ambiente di Barletta,
            onorato ed apprezzato per la sua espressione pittorica, vive la sua
            fiorente e produttiva stagione in questo particolare momento felice
            per l’arte e per la nostra Città.
 Dovunque, nobili e confraternite religiose cercano di arricchire
            con quadri, decorazioni e fregi chiese e palazzi attenti nella scelta
            dei
            più prestigiosi maestri del momento. E così l’attenzione
            del committente barlettano si indirizza sul Fracanzano e con facilità giungono
            all’artista importanti committenze che saranno assolte con maestria
            e serietà.
 Operò molto a Barletta in chiese e palazzi signorili e sebbene
            oggi tante delle sue opere sono andate perdute, abbiamo il vanto di
            custodirne gelosamente ben venti presso le chiese di pertinenza ecclesiastica,
            una nella chiesa privata del Carmine della famiglia De Martino Norante,
            due presso il nostro Museo Civico ed una presso la quadreria privata
            della famiglia Esperti.
 di Maria Picardi Coliac
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