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BARI - SALA DEL CONSIGLIO COMUNALE
RICORDANDO VALDEMARO VECCHI

Ricordato il grande tipografo-editore nella stessa sala consiliare del Comune di Bari dove, cent’anni fa, il Consiglio Comunale del capoluogo pugliese, commemorava la scomparsa come “principe degli editori italiani”

Ricordato a Bari, nell’aula consiliare del Comune, la figura del grande tipografo Valdemaro Vecchi. A presentare il volume di Renato Russo, che gli ha dedicato una corposa biografia, il prof. Pietro Sisto, docente di Storia del libro e dell’editoria presso l’Ateneo barese, e che alla presentazione dell’opera il giorno prima aveva dedicato un articolo sulla Gazzetta del Mezzogiorno. Interventi alla pubblicazione il prof. Nico Perrone dell’Università di Bari, il sig. Pietrarota, discendente della famiglia di tipografi che continuò l’opera del Vecchi dopo la sua morte fino ai nostri giorni, e l’avv. Ugo Operamolla. A presiedere l’incontro-dibattito, il dott.  Michele Monno, assessore al comune di Bari, operatore culturale, che della tipografia Vecchi qualche anno fa rilevò il marchio aziendale.
Vecchi a Barletta operò per vent’anni (undici di permanenza più nove di stampa in società con Gennaro Dellisanti); a Trani ventisette anni, dove realizzò la grande editoria per Benedetto Croce e altri illustri scrittori del suo tempo. E a Bari? Bari - secondo l’autore che del Vecchi ha tracciato un intenso ritratto umano e professionale - significava per il tipografo fidentino la Puglia, il Mezzogiorno, la questione meridionale, così, mentre Vecchi viveva fisicamente a Barletta e Trani, in realtà è sull’intero meridione ch’egli volgeva il suo sguardo, dando la possibilità a giovani ingegni letterari, nei più disparati campi del sapere, di esprimere la propria scienza, non solo dalle colonne della “Rassegna Pugliese”, ma anche attraverso la stampa di testi monografici, che quegli autori non avrebbero altrimenti avuto la possibilità di editare.
E fu così che nel 1885, un anno dopo la nascita della “Rassegna Pugliese”, che il Vecchi incontrò il giovane diciannovenne Benedetto Croce che inviò - da Napoli - i suoi primi articoli. Curiosamente però poi lo stesso Croce, qualche anno dopo, diventato un affermato studioso, pretese dal Vecchi di stampare solo testi per le collane di pensiero ch’egli aveva concepito, di autori nazionali. Ma questo avrebbe tradito la vocazione del Vecchi, che fin dall’inizio della sua attività aveva programmato di dar voce alla sua terra d’adozione, la Puglia… E così Croce, pur continuando a stampare con Vecchi del quale riconosceva l’elevata professionalità (lo chiamava “tipografo-artista”), scoprì un giovane rampante tipografo, un giovanotto di appena ventotto anni, Giovanni Laterza, al quale affiderà le sue opere e i suoi scritti, non però come stampatore, ma come editore puro, che gli circuitasse in Italia le sue opere, quelle sue e quelle dei filosofi della sua nascente collana.
Alla morte del Vecchi il Comune di Bari esalterà la figura del tipografo emiliano, e nella convocazione del Consiglio Comunale straordinario chiamato per ricordarne la figura, lo indicherà come “il principe degli editori italiani”. E come spesso accade, sarà dopo la sua morte che la grande stampa nazionale s’accorgerà di lui e del suo apporto alla crescita politica e sociale della terra alla quale aveva dedicato quasi quarant’anni della sua esistenza.
E forse fu questo uno dei motivi che indusse Eugenio Garin, il grande storico del nostro pensiero filosofico, a collocare il Vecchi fra i “grandi tipografi artisti dell’Ottocento in Italia”.
L’auspicio è oggi quello - ha concluso l’autore - che il Vecchi non venga dimenticato una seconda volta, ma che i nostri promotori culturali lo assumano durevolmente fra i grandi protagonisti promotori di cultura della Puglia post risorgimentale, fra fine Ottocento e inizi Novecento, perché non a torto Michele Dell’Aquila, il grande critico letterario barese, sulla Storia di Bari, ebbe a scrivere: “Partiva con il Vecchi, da Barletta e Trani, la rinascita culturale pugliese di fine Ottocento”

Alessandra Tursilli (giugno 2007)

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