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LA STRADINA DEI POETI

Pieno successo ha riscosso la terza edizione della stradina dei poeti (il primo vicolo a destra imboccando via Duomo, chiamato “Vico Stretto”). Organizzata da CesacoopArte (Gennaro Capriuolo e Antonietta Dibitonto), l’iniziativa ha coinvolto settanta poeti che hanno prodotto centoquindici poesie.
A vincere il concorso, Francesca Piazzolla con la poesia “La tua voce”; al secondo posto Gaetano Rizzitelli con “Sono e sarò sempre tuo padre”, al terzo Antonietta Fioravante con “Esistere” e Francesco Ricco con “Sei”. Il premio speciale “prof. Vincenzo Cicoria” è stato assegnato alla poesia “Occhi altrove” di Angelo Russo.
Alla manifestazione erano presenti il vice sindaco Franco Caputo, il vicario di Barletta mons. Giuseppe Paolillo, il preside prof. Roberto Tarantino, il dott. Fabio Posi e Beppe Santo che hanno presentato i cinque vincitori.
La giuria degli esperti era composta dalla psicologa Tiziana Canfora, dalla prof.ssa Liliana Chiumeo e dal giornalista Giuseppe Dimiccoli.
Impeccabili presentatori, gli stessi organizzatori, cioè Gennaro Capriuolo e Antonietta Dibitonto, e le poesie declamate dalla stessa Antonietta e da Lucia Leone, erano accompagnate alla chitarra da Nicola Ruffo e alla tastiera da Franco Corcella.
Quanto alla diffusione delle poesie, quelle premiate, le prime dieci, saranno pubblicate su una serie di cartoline che saranno vendute a scopo benefico.
Gli organizzatori, nel preannunciare la prossima edizione, hanno lanciato all’Amministrazione Comunale la proposta di sottotitolare la strada proprio col nome del Concorso, “La stradina dei poeti”, con la muratura delle mattonelle riproducenti le poesie vincitrici sulle facciate della piazzetta.

La tua voce
di Francesca Piazzolla

Nel denso fluire
dei ricordi
nei segreti
del mio cuore
affiora
la tua voce
madre.
Dolce e suadente
imperiosa e mesta
crea
emozioni
non inghiottite
dal tempo.
Il velo triste
della nostalgia
mi porta
a bussare
alla tua porta.
Resto ferma, là
dove il tempo
scorre
sempre uguale.
Ti rivedo
tra i sentieri dei ricordi
tra le immagini
fisse nella memoria
nel fluire del tempo.
Senza fine.

Esistere
di Antonietta Fioravante

Sì, esistere.
Comunque ed ovunque.
Per vedere il sole spuntare
ed un fiore sbocciare,
un bimbo nascere, crescere, essere.
Sì esistere.
Per vedere una ruga il volto
segnare,
i capelli imbiancare,
il corpo soffrire,
per poi morire.
Per vedere il tempo impassibile
trascorrere insensibile,
Sì, esistere.
Mi ritrovo a pensare
ma risposta non mi so dare.
Non mi è dato capire
ma solo sentire.
sentire col cuore,
per dare amore.
Sì, esistere,
comunque ed ovunque.

Sono e sarò sempre tuo padre
di Gaetano Rizzitelli

Non sono partito così
senza dir nulla
mi sono solo distratto un attimo
addormentandomi su di una stella.
Non ti ho abbandonato nelle mani del mondo
perché avevo altro da fare
ma sono andato in convalescenza
nel luogo migliore che esiste
accolto dalle braccia
dell’amico più grande.
Perdonami, figlio
ma, mi mancava tanto
il sorriso dolce di tua madre
e così mi sono addormentato
con lei negli occhi
ed il suono della sua voce negli orecchi.
Non avere timore
sarò sempre al tuo fianco comunque
pronto a rassicurarti
con un bacio ed una carezza
come quando
da bambino
un brutto sogno ti destava
e sarò pronto
oggi come ieri
a fugare nelle tue lacrime.
E se il tuo passo
vacillerà insicuro
nel buio che a volte offre la vita
accenderò forte la stella
nella cui luce io riposo
e se la tua barca
sarà ostaggio dei marosi
ti basterà volgere lo sguardo verso il timone
per vedermi sicuro e saldo al posto mio
ti ho insegnato a conquistare il pane
e ad assaporare il profumo della sua onestà
ma, soprattutto,
figlio mio
ti ho amato
anche quando mi hai disobbedito
se vorrai parlarmi ancora
fallo nella preghiera
ed io ti ascolterò
seduto ai piedi di Dio
accanto a tua madre
mentre il mio cuore
continuerà a cullarti ed a sussurrarti.
Ti amo, figlio mio
sono e sarò sempre tuo padre.


(Ottobre 2009)

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