| Una Nereide 
          come stemma
 L’adozione di uno stemma della nuova VI
          Provincia non troverà mai unanime consenso da
          parte dei componenti il Consiglio Provinciale per
          ovvie ragioni campanilistiche comunque valide
          o inopportune e improprie che siano. È pertanto
          necessario elaborare un logo che non susciti risentimenti
          nei rappresentanti delle città componenti il
          territorio della VI Provincia. Sembra ben collegarsi
          a questo intento un portagioie rinvenuto nella
          tomba degli ori di Canosa (!) del III secolo a.C. in
          argento dorato, a forma di conchiglia, sulla valva
          adibita a coperchio, mostra sul disco interno, una
          Nereide in rilievo vista di spalle, che cavalca un
          drago marino. Un mantello le avvolge i fianchi lasciando
          scoperta la parte superiore del corpo. Ha
          capigliatura caratteristica del primo ellenismo ed
          alle braccia mostra due braccialetti. Nella mano
          sinistra tiene un ventaglio a foglia, con la destra si
          trattiene al collo del drago che ha l’occhio di granato,
          il petto e le squame finemente cesellati, allo
          stesso modo delle onde marine in basso.
 Orbene, le Nereidi sono ninfe delle onde marine,
          figlie di Doride e Nereo, celebratissimo Dio
          marino degli antichi greci: aiutavano i naviganti
          in pericolo a raggiungere i nostri lidi e vivevano in
          fondo al mare assieme al divino padre: fra le altre
          Anfritite, Amaltea, Aratusa, Abatia e Galatea.
 Simbolicamente la Nereide del portagioie è
          espressione di tranquillità e serenità (ventaglio),
          di giustizia (braccialetti identici alle braccia destra
          e sinistra), guarda e abbraccia con benevole
          sguardo il territorio della VI provincia e nello
          stesso tempo è interprete di forza di coraggio nel
          cavalcare e dominare un drago marino che con il
          rosso occhio di granato incute rispetto e legalità
          a tutte le genti che popolano questa provincia.
 Metaforicamente nella sua austerità la Nereide
          ha caratteristiche di dignitosa condotta di vita,
          di operosità e di tenuta del pugliese, che pur cavalcando
          le difficoltà delle umane fatiche, riesce
          ad emergere al meglio.
 L’adozione di questo logo ben evidenzierebbe
          l’istanza di una provincia a ben affrontare e
          risolvere ogni avversità.
 
 Pasquale Pedico (aprile 2010) << vai all'indice del canale |