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          Il primato storico della città di Barletta non è una referenza campanilistica Taluni comitati “pro Andria” stentano a  riconoscere i meriti di Barletta per quanto concerne l’istituzione della  Provincia di “Barletta-Andria-Trani” non perché in cuor loro non ne siano  convinti, ma per l’orgoglio di essere andriesi ed il timore di dare  l’impressione di arrendersi incondizionatamente a Barletta. Questi comitati dovrebbero invece avere maggiore  rispetto della storia di Barletta accettando responsabilmente il ruolo di  primogenita svolto dalla città della Disfida nella lotta secolare condotta per  il raggiungimento di questo importante e sofferto risultato.
 Anche se non dovesse arrivare la Prefettura ad  Andria, sarebbe comunque un grande successo per gli andriesi il fatto di essere  “co-capoluogo” di una Provincia in cui si sono aggregati all’ultimo momento, e  che in passato hanno sempre osteggiato; inoltre la città di Andria non è mai  stata elevata a Capoluogo nella storia, né vi è mai stata alcuna proposta di  legge in Parlamento per la Provincia di Andria.
 Invece Barletta, che già in passato si è fregiata  dell’onore di essere “Città Regia” e “Caput regionis” per cinque secoli (dal  1156 al 1656) ha sempre creduto alla realizzazione della Sesta Provincia, anche  quando non c’era la volontà politica di istituirla da parte del Governo; ed il  comitato di lotta “Barletta Provincia”, coi suoi rappresentanti, ha svolto un  ruolo fondamentale mantenendo sempre la fiaccola accesa.
 Pertanto è fuori dubbio che la città della Disfida può  indiscutibilmente vantare la primogenitura sulla Provincia, e, se avrà un ruolo  guida, farà da padre e non da padrone alla neonata sesta Provincia (come  affermò l’ex Sindaco Salerno), in quanto non vi è alcuna aspirazione egemonica  da parte di Barletta; ogni comune (anche il più piccolo) è importante ed  essenziale nel contesto della nuova Provincia, e dovrà svolgere un ruolo  chiave, compatibile con le proprie vocazioni territoriali.
 Si tenga anche presente che Barletta è anche stata  Capoluogo di Circondario e Sede di Sottoprefettura ininterrottamente per oltre  120 anni (dal 1806 al 1927).
 Inoltre la città della Disfida è insignita di  Medaglia d’Oro al Valore Militare e al Merito Civile per la resistenza alle  truppe naziste; tali importantissimi riconoscimenti accrescono il prestigio  della città, e vanno ad aggiungersi alle 11 Medaglie d’Oro e 215 Medaglie d’Argento  che fanno di Barletta la città più decorata d’Italia, fulgido esempio di un  popolo che ha dato tanto alla Patria senza mai chiedere nulla, tranne di essere  posta in una scala di valori istituzionali, consoni alla sua millenaria civiltà,  ed alla sua gloriosa storia.
 Barletta, fiduciosa, attende le decisioni del Governo  in merito all’assegnazione della Prefettura, forte del suo buon diritto e delle  sue sacrosante ragioni.
 Francesco Vischi (maggio 2007)  << vai al sommario |