| Dopo l’approvazione del Bilancio è tempo del
              trasferimento delle risorse finanziarie da Bari a Barletta
 “È giunto il momento
            di porre
            la parola fine sulla fin
            troppo lunga vicenda del
            trasferimento delle risorse
            finanziarie dalla Provincia
            di Bari. Solo così
            il percorso di costruzione
            della nostra Provincia
            potrà davvero toccare
            un punto di svolta”.Dopo l’approvazione,
            nel Consiglio provinciale,
            del Bilancio di Previsione
            per l’anno 2011, della
            Relazione Previsionale e Programmatica 2011-2013
            e del Bilancio Pluriennale 2011-2013, la parola passa
            al Presidente della Provincia di Barletta-Andria-Trani,
            Francesco Ventola,            “È compito nostro e della Provincia di Bari approvare
            dei Bilanci veritieri, che tengano conto, in particolar
            modo, delle somme che la Provincia di Bari deve
            ancora versare alla Provincia di Barletta-Andria-Trani
            - spiega Ventola -. Nel Bilancio di Previsione che il nostro
            Consiglio provinciale ha approvato, le somme di
            cui siamo creditori risultano assolutamente inserite,
            mentre nello schema di Bilancio di Previsione 2011,
            e relativi allegati, della Provincia di Bari, tali voci non
            sono affatto elencate. Proprio per questo, abbiamo inviato
            una nota al Presidente della Provincia Francesco
            Schittulli ed al Presidente del Consiglio provinciale di
            Bari Pietro Longo, per invitarli ad adottare gli opportuni
            provvedimenti finalizzati all’inserimento di tali somme
            nel Bilancio 2011, così da evitare grave nocumento alla
            regolare gestione dell’intera attività del nostro Ente.
 Questo, dopo che, sempre nella seduta, l’intero Consiglio
            Provinciale aveva stabilito, all’unanimità dei Consiglieri
            presenti, la necessità di definire tutti i conflitti
            istituzionali con le Province madri di Bari e di Foggia, al
            fine di salvaguardare gli interessi della nostra comunità,
            adottando ogni indispensabile iniziativa, non ultima
            una riunione congiunta dei Consigli Provinciali”.
 Entrando nel dettaglio delle risorse economiche che
            la Provincia di Bari deve ancora versare alla Provincia di Barletta - Andria - Trani, il Presidente Ventola ha ricordato
            come “Bari sia ancora debitrice nei nostri confronti di 9 milioni di euro, risalenti ad avanzo di amministrazione
            dell’anno 2008, cui si aggiungono circa 27
            milioni di euro di Opere Pubbliche e 2 milioni e mezzo
            di euro quale somma disponibile non spesa nel secondo
            semestre 2009. Comprendiamo le difficoltà - ha proseguito
            Ventola - dell’attuale Amministrazione provinciale
            di Bari, guidata da Francesco Schittulli, impegnata a
            non dover sforare il Patto di Stabilità; ne apprezziamo
            anche la disponibilità a volerci trasferire in tempi rapidi
            i due milioni e mezzo di euro da loro non spesi nel
            secondo semestre 2009. È un vero peccato, tuttavia,
            che loro stessi si ritrovino a dover pagare i guai causati
            dai loro predecessori: i circa 27 milioni di euro di Opere
            Pubbliche, di cui sono altresì debitori, consistono
            infatti in somme che le Amministrazioni provinciali di
            centrosinistra, che hanno preceduto l’Amministrazione
            Schittulli, avevano evidentemente previsto, senza mai
            concretamente impegnarle”.
 Conclusione: “Ciò che più ci preme in questo momento
            - ha poi chiosato il Presidente della Provincia
            di Barletta-Andria-Trani Francesco Ventola - è che la
            Provincia di Bari inserisca nel proprio Bilancio di Previsione
            il trasferimento di tali risorse nei nostri confronti:
            per il bene del nostro territorio e dei 400 mila abitanti
            che lo popolano”.
 
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