GIORNATA DELLA MEMORIA A BARLETTA
Le Scuole Primarie e le Scuole Secondarie insieme per non dimenticare

Lodevole l’iniziativa e fortemente sentita dagli studenti della Scuola Secondaria di I Grado “Mons. R. Dimiccoli” di Barletta, coordinati dalla prof.ssa E. Pasquale e sostenuti dal Dirigente Scolastico prof. F. Di Stasi che, in rete con la Scuola primaria “San Domenico Savio”, Dirigente Scolastico prof. C. Cristallo, hanno indetto il concorso “Buccia di patata”, indirizzato a tutte le scuole primarie di Barletta, che si è concluso con l’omonima manifestazione il 26 gennaio nella palestra della scuola primaria “San Domenico Savio” nella quale è intervenuto l’assessore Grippo e il prof. Luigi Di Cuonzo.
Al concorso-manifestazione hanno preso parte la scuola primaria “G. Modugno”, la scuola primaria “R. Musti” e la scuola primaria paritaria “Santa Teresa del Bambin Gesù”.
Gli studenti delle quinte elementari delle scuole menzionate, con la partecipazione straordinaria di alcuni allievi delle classi IV A-B e C-D, referente per la Shoah, Italia Del Re della scuola “San Domenico Savio”, assieme agli studenti di prima media hanno dato voce ad alcune pagine della letteratura della Shoah a cominciare dalla poesia in epigrafe al libro documento di Primo Levi “Se questo è un uomo” passando per “Il razzismo spiegato a mia figlia” di Tahar Ben Jelloun, e proseguendo con alcune scene della riduzione teatrale del Diario di Anne Frank, ricordando la storia di Settimia Spizzichino raccontata in “Cioccolato ad Auschwitz”, con la declamazione di una poesia inedita “Cuore di padre” scritta da Lucia Simone, insegnante presso il IV Circolo, per concludere con una scena tratta dal film “La vita è bella”. Le parole sono state intervallate dalla presenza dell’orchestra “Dimiccoli” diretta dai maestri V. Fanelli, C. Di Noia e V. M. Manzionna e dall’intervento del coro diretto dalla prof.ssa G. Scuro che hanno eseguito la celebre ballata pacifista “La guerra di Piero” di F. De Andrè, “La vita è bella” e hanno concluso l’intera manifestazione con il canto “Hevenu shalom alekhem”.
La Scuola Secondaria di Primo grado “G. De Nittis” (Dirigente Scolastico prof. A. Messinese) di Barletta ha celebrato il Giorno della Memoria nel ruolo di capofila di un progetto in rete con la scuola primaria “N. Fraggianni” e il Liceo classico “Casardi”, organizzato dal team del progetto “La storia come ricerca e ricostruzione dell’identità individuale e collettiva” (referente la prof.ssa Laura Tota).
Il progetto, articolato in più fasi, è stato aperto dall’incontro, tenutosi l’8 gennaio presso l’aula magna della scuola “De Nittis”, con la prof.ssa Maria Corallo, esponente della “Historia ludens”.
In questa occasione è stato sottolineato che ricordare (riportare al cuore) è un dovere. Scegliere, interpretare e interrogare documenti diventano infatti operazioni fondamentali non solo per scrivere la storia ma anche e soprattutto per formare una coscienza civile, capace se non di comprendere almeno di conoscere e condannare orrori e atrocità, frutto di un razzismo aberrante che nega alle vittime i più elementari diritti e toglie ai carnefici qualsiasi traccia di dignità umana.
La seconda fase del progetto in rete per la celebrazione del Giorno della Memoria 2009 ha visto gli alunni delle classi terze impegnati in attività di studio e di approfondimento su aspetti specifici delle persecuzioni razziali: l’analisi dei documenti storici che testimoniano l’esistenza anche in Puglia, a Gioia del Colle e ad Alberobello, di campi di concentramento in cui venivano internati gli ebrei italiani, prima di essere avviati ai campi di sterminio in Germania e in Polonia.
Nei giorni 26, 27 e 28 gennaio i lavori prodotti dagli alunni delle scuole “Fraggianni”, “De Nittis”, “Casardi” sono confluiti in una mostra allestita nella palestra della scuola “De Nittis”, aperta anche ai cittadini.
L’auspicio è che la conclusione delle celebrazioni per il Giorno della Memoria 2009 non segni la fine di questa esperienza di collaborazione in rete fra scuole impegnate nel tentativo di realizzare una concreta continuità didattica in ambito storico.

Elisabetta Pasquale (febbraio 2009)

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