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L’ARCHIVIO DELLA RESISTENZA E DELLA MEMORIA
PUNTO DI RIFERIMENTO DELLA NOSTRA STORIA

Gli effetti della sua attività vanno ben oltre quel che si ipotizzava all’inizio. Emblematicamente significativa la sua presenza al Castello che ha ospitato in questi anni un grandissimo numero di visitatori e migliaia di alunni delle nostre scuole di ogni ordine e grado, sensibilizzati a questo drammatico periodo della nostra storia più recente nella quale la nostra città ha fatto - drammaticamente - la sua parte.

In due anni, l’Archivio della Resistenza e della Memoria di Barletta, dall’Aprile 2004, data dell’affidamento della gestione tecnica alla collaborazione del Forum delle Associazioni per la cultura di Barletta, ad oggi, ha saputo imporsi all’attenzione nazionale nel campo della ricerca storica sulla Resistenza e sulla Shoah senza tralasciare l’impegno per il recupero, la valorizzazione e la tutela dei Luoghi della Memoria.
Associatosi all’Istituto Pugliese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea (IPSAIC) di Bari è entrato nel circuito culturale degli Istituti di ricerca storica che fanno capo all’Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia (INSMLI) con sede in Milano.
La scelta della formula di collaborazione con il Forum di Barletta nella gestione di un’istituzione così particolare ed importante per una città che si onora dell’assegnazione, dal 1998 al 2004, di una Medaglia d’Oro al Merito Civile e di una seconda al Valor Militare, ha sortito effetti che vanno ben oltre quel che si ipotizzava nella Convenzione di affidamento volta ad assicurare una custodia del patrimonio fotografico sull’eccidio dei vigili urbani rinvenuto nel Bundesarchiv di Coblenza, in Germania.
A questa nuova istituzione comunale, pensata, voluta e, caparbiamente, ideata e progettata, da persone accomunate da sintonie di impegni culturali, volti a tutelare la Memoria storica della città, sin dalla istituzione del Giorno della Memoria al 27 di Gennaio, nella sua prima edizione del 2001, bisogna riconoscere il merito di aver saputo diffondere nuove modalità di cultura e di aggregazione sociale tenendo in debito conto la storia del nostro territorio.
Oggi, l’Archivio di Barletta, grazie alla sua costante e oculata programmazione di attività e di problematiche specifiche, è un punto di riferimento di grande autorevolezza per quanti si interessano alla storia contemporanea e, in particolar modo, alle tematiche delle persecuzioni di ogni diversità.
La sua allocazione nel Castello, rimarcando la sua funzione altamente significativa di istituzione di servizio alla comunità volta alla difesa e alla tutela della Memoria storica della città, ben si coniuga con la realizzazione di iniziative e di attività che, in quel luogo, trovano un naturale e produttivo ambiente di stimolo alle riflessioni culturali e alla ricerca storica.
Per stare anche semplicemente alla calendarizzazione delle iniziative svolte, si ricorderanno:
- le varie organizzazioni cicliche dei Laboratori storici sulle leggi razziali ai quali partecipano alunni delle scuole di ogni ordine e grado di Barletta e del territorio della BAT;
- le numerose proiezioni di film e documentari sulla Resistenza e sulla Shoah che accompagnano i corsi e i seminari di studio su Auschwitz e su Cefalonia, ormai istituzionalizzati, riservati agli studenti delle ultime classi delle scuole medie superiori;
- i seminari di formazione per docenti sulla didattica della Resistenza e della Shoah;
- gli incontri pubblici e i dibattiti su L’Armadio della vergogna con Franco Giustolisi e Beppe Vacca, sulla persecuzione degli Ebrei con Shlomo Venezia, Piero Terracina, Pupa Garribba, sulla persecuzione dei Rom con Luca Bravi e Santino Spinelli, sull’istituzione del Giorno della Memoria con don Tonino Dell’Olio e Ugo Villani, su Donne e Resistenza con Gloria Chianese, Bianca Bracci Torsi e Valentina Peschechera, su storie di normale resistenza: le donne palestinesi, su Resistenza e Costituzione con Beppe Vacca, Luigi Volpe e Luigi Pannarale, su La Resistenza declassata, la scelte di coscienza dei nostri soldati prima e dopo l’8 settembre del ’43 con Adolfo Mignemi, Elena Aga Rossi, Antonino Intelisano, Franco Giustolisi, Mario Ferri, su Storia e memoria nel territorio con Gerhard Schreiber, Mario Pirani, Adolfo Mignemi, Gloria Chianese;
- le performance teatrali con la Cesacoop e con il Carro dei comici, le performance musicali con il Duo d’Arpa di Milano, con il complesso Talos, con la banda musicale W L’Italia per ricordare la liberazione di Barletta dall’occupazione nazista il 24 di Settembre (iniziativa istituzionalizzata);
- i concorsi di arti figurative e pittoriche per la realizzazione del Poster del Giorno della Memoria;
- l’istituzione di una galleria d’arte contemporanea con opere pittoriche e scultoree sulla Resistenza e sulla Shoah (unica in Italia) degli artisti Lucio Garribba, Paolo De Sario, Ruggiero Spadaro e Paolo Vitali;
- la partecipazione attiva al Progetto regionale MAI PIÙ con un vagone riservato alla memoria dei fatti del Settembre 1943 a Barletta;
- la rivalorizzazione dei Luoghi della Memoria istituzionalizzando la fiaccolata dalla Chiesa del Crocifisso di Barletta alle Casermette di via Andria, il giorno 11 di Settembre, in ricordo della Battaglia del Crocifisso dell’11 settembre del ‘43, il raduno provinciale a Murgetta Rossi di Spinazzola, il 21 Settembre e il Viaggio della Memoria a Cefalonia;
- il contributo organizzativo alla Commemorazione annuale dell’Eccidio dei Vigili urbani, il 12 Settembre, da sempre svolta dalla Polizia Municipale di Barletta;
- la pubblicazione annuale della cartella ArtistInarchivio e QuadernInarchivio per pubblicizzare i risultati della ricerca storica e per stimolare la più ampia conoscenza di un’istituzione che, ricordando il passato, mira ad operare significativamente nel presente per costruire un concreto futuro di pace, fondato sulla solidarietà tra i popoli nel rispetto di quei valori che rendono umana ogni diversità.

di Luciana Doronzo (ottobre 2006)

 

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