| Raffaele Nigro presenta una biografia di  De Nittis.La serata organizzata dal Club “Leontine  De Nittis”
 Nel corso di una interessante serata,  organizzata dal Club “Leontine De Nittis”, 
  presso la Sala rossa del Castello,  Raffaele Nigro ha presentato il volume di Renato Russo: La Pinacoteca De Nittis  a Palazzo della Marra. Vita dell’artista, storia del Palazzo Dopo il saluto di rito ai presenti da  parte della presidente del Club, Lucia Negroponte Di Paola, Raffaele Nigro ha  introdotto il tema soffermandosi sulla attualità del grande artista barlettano  del quale ha ricostruito puntualmente la vita, introducendo, nel corso della  sua conversazione, delle valutazioni sui difficili tempi vissuti dalla nostra  cultura, in Italia in generale, ma in Puglia in particolare, perché la nostra è  una regione che pur ricchissima di eventi storici e culturali, tuttavia li  trascura inspiegabilmente, e non parliamo - precisa lo scrittore - soltanto  delle istituzioni preposte alla valorizzazione delle nostre ricchezze  artistiche, ma anche del mondo imprenditoriale insensibile a questo processo di  crescita culturale della nostra regione, con enormi possibilità di ritorni  turistici.Dopo aver apprezzato la qualità della  biografia (si tratta di un libro utilissimo perché rientra nella serie di opere  che Russo, con una sorta di spirito di servizio, sta producendo per promuovere  l’immagine di Barletta e della Puglia), Nigro ha sottolineato l’importanza, per  Barletta e la nostra regione, di una Pinacoteca di così elevata caratura, anche  se ha lamentato che per giungere a questo risultato sono stati necessari cento  anni!
 Del libro, lo scrittore lucano ha  sottolineato il taglio divulgativo, contestualizzando la ricostruzione della  biografia del pittore con i tempi di composizione delle opere, senza trascurare  ulteriori collegamenti con l’epoca, come i fatti della vita parigina, scenario  ideale per l’ispirazione del nostro Peppino che   riprendeva le scenette lungo la Senna, le corse dei cavalli, i salotti  ciarlieri del sabato sera in casa sua.
 So che il desiderio di Russo - ha  proseguito Raffaele Nigro - è quello di sensibilizzare particolarmente i  ragazzi delle nostre scuole nonché i turisti di transito in visita alla Pinacoteca.  Non è impegno da poco, in tempi in cui si legge pochissimo. De Nittis è un  grande protagonista della nostra cultura pugliese e meridionale, ma meriterebbe  una visibilità maggiore, in un contesto nazionale, ma anche parigino, obiettivo  in cantiere perché gran parte della Pinacoteca nel 2010 sarà ospitata dalla  mostra del Petit Palais di Parigi.
 Nel corso della sua esposizione, nel  mentre tratteggiava momenti dell’esistenza denittisiana, Nigro ha aperto delle  finestre sull’attualità culturale del nostro tempo, con delle divagazioni anche  autobiografiche, come quando ha ricordato i suoi esordi a Bari dove ha vissuto  la stagione della rivoluzione culturale del ‘68 sull’onda dell’emozione della  rivolta giovanile delle grandi città del Nord, mentre da noi era come  narcotizzata perché non eravamo preparati e forse cominciammo a capirla solo  nel ‘70, quando la rivolta studentesca era già passata.
 *    *   * Anche Renato Russo, che ha illustrato il  suo libro, ha tenuto a sottolineare la necessità di un rilancio del pittore  barlettano in contesti sempre più ampi, ma altresì qualificati, come le  pinacoteche, le biblioteche regionali e nazionali, presso le nostre scuole,  presso la grande stampa non solo specializzata. Sarebbe un modo per far  rivivere l’artista e la sua quadreria.Russo ha quindi ricordato la figura di De  Nittis attraverso il racconto di alcuni episodi, come le sue tre venute a  Barletta, nel 1870 quando scoppiò la guerra franco-prussiana; nel 1873 quando  pernottò nell’albergo “Fieramosca” e qui riceveva parente e amici, e  soprattutto nel 1879 quando la città gli tributò solenni festeggiamenti perché  aveva da poco ricevuto la medaglia d’oro come migliore artista all’Esposizione  Universale di Parigi dell’anno prima, e la Legion d’Onore da parte del governo  francese.
 Quindi, l’illustrazione del libro, diviso  in tre parti: la biografia di Giuseppe De Nittis attraverso una dettagliata  ricostruzione della vita legata alle opere, non a scapito della piacevolezza  narrativa del testo; la descrizione di Palazzo della Marra sia in un contesto  architettonico che biografico, legato alla ricostruzione della vita delle  grandi famiglie che lo abitarono; e quindi la ricostruzione, in 136 date, delle  tribolate vicissitudini passate dall’edificio per ospitare alla fine la  collezione De Nittis, un lungo cammino conclusosi con l’inaugurazione della  Pinacoteca il 31 marzo 2007.
 Una storia durata cento anni perché  iniziata non nel 1912 con la grande donazione della vedova Leontine, ma nel  1908, quando un giovanissimo Raffaele Girondi si recò a Parigi, e in visita  alla vedova, le disse che a Barletta si stava cercando di organizzare - accanto  al Museo - anche la nascita di una Pinacoteca. E allora la signora De Nittis  fece dono alla città dei primi due quadri, che per tanti anni saranno  catalogati ai numeri 40 e 41 (come da catalogo di Benedetto Paolillo del 1910 e  da catalogo di Giuseppe Gabbiani del 1932).
 *    *   * Ha quindi concluso la serata il sindaco  ing. Nicola Maffei, il quale ha posto l’accento sull’impegno che sta propendendo  l’Amministrazione Comunale nel settore della cultura, di cui lui stesso detiene  la delega. Tra le numerose attività messe in cantiere dalla sua  Amministrazione, questa dell’apertura della Pinacoteca De Nittis è una sorta di  fiore all’occhiello, con le mostre ad essa collegata, come quella realizzata  l’anno scorso con Renoir e Zandomeneghi o quest’anno con il Petit Palais di  Paris 1900. La cultura, secondo il sindaco, e le sue numerose espressioni sia  artistiche che monumentali, può certo contribuire o tenere alto il livello  qualitativo della nostra salubrità di città capoluogo di provincia.   (marzo 2008) << vai all'indice del canale |