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 Editoria, quanto scriviamo!25 titoli in un anno
 Anche  quest’anno, come gli altri anni, proviamo a tirare le somme a consuntivo della  passata stagione editoriale cittadina, una produzione ridotta, ancorché ancora  feconda, rispetto - per esempio - a quella del 2011 quando inventariammo  quaranta titoli fra poeti, prosatori e saggisti. Si vede che la crisi ha  colpito anche le risorse della nostra ispirazione creativa. Cionondimeno l’anno  appena trascorso ha fatto registrare ancora 25 pubblicazioni - non son poche -  così distribuite: sette saggi, sette testi biografici, tre testi di narrativa,  tre raccolte di poesie, tre testi di storia, due libri di arte.Il genere di  gran lunga più praticato dunque la saggistica con sette titoli: di Vito Cuonzo L’odissea  della sesta provincia (Ed. La Penna Blu-Barletta) con introduzione di  Nicola Larosa, una puntuale ricostruzione, riccamente documentata, degli  intensi anni che portarono alla istituzione della provincia ofantina; di  Michele Di Monte La Cantina sperimentale  di Barletta 1879-1967 (Ed. Rotas), un appassionante racconto di un tempo  remotissimo, alla ricerca dei nostri primordiali insediamenti vinicoli; di  Paolo Doronzo L’ex Distilleria di  Barletta: la storia, il Forum per il riuso e il recupero incompiuto (Ed.  Rotas) con prefazione di Ottavio Marzocca e postfazione di Sabrina Salerno, un  puntuale studio monografico su un tema che meriterebbe un ulteriore  approfondimento; di Giuseppe Lagrasta Italo  Calvino, la città e la rivoluzione dello spazio interiore (Ed. Rotas)con introduzione di Alberto Asor Rosa;  di Gaetano Nanula, La verifica fiscale  alle imprese (Cacucci-Bari) l’approfondito studio di un dotto esperto della  materia a beneficio delle scuole dei finanzieri di ogni ordine e grado; di  Renato Russo Urbanistica a Barletta, il  tramonto di un’illusione: 1988-2002 (Ed. Rotas); di Domenico Seccia La mafia sociale (Ed. La Meridiana) con  prefazione di Raffaele Cantone che tien dietro al primo volume, La mafia innominabile.
 E ancora sette  saggi occupano lo scaffale dedicato alle biografie:  di Ninni Binetti Mia sorella c’ha due  bocche (Ed. Cafagna) con introduzione di Francesco De Peppo; di Lucia  Ciocia Capuano Mamma Maria nel silenzio  di giorni senza tempo (Ed. Rotas) con introduzione di Carmela  Dimastromatteo Picardi; di Francesco Del Vecchio Doris, le ali della principessa, biografia della principessa Doris  Mayer Pignatelli (Ed. Kiengle-Ancona); di don Sabino Lattanzio Ignazio Monterisi un vescovo senza mezze  misure (Ed. Rotas) con introduzione di Agostino Superbo, ancora la  biografia di un sant’uomo, dopo quelle dedicate a don Ruggero Caputo, a suor  Chiara Damato e a mons. Raffaele Dimiccoli; di Enza Piccolo Donne del Novecento (Ed. Rotas) che tien  dietro a 4 donne e la Storia (Ed. Il  raggio verde); di Renato Russo Quella  maledetta voglia di vincere: il romanzo del giovane Pietro Mennea (Ed.  Rotas) con introduzione di Pasquale Cascella; di autori vari Matteo Bonadies undici in vent’anni (Ed.  Rotas) con introduzione di Vito Cracas.
 Venendo ora  alla narrativa, tre romanzi in vetrina: di Matteo Bonadies Pater familias (Ed. Milella, Lecce) con prefazione di Angela  Battaglia. Si fermerà Matteo? Non crediamo perché sappiamo che ha appena finito  di scrivere un dodicesimo libro e sta per andare in edicola la riedizione,  riveduta e corretta, del suo primo romanzo autobiografico, sotto il novello  titolo Anyway (Ed. Rotas); di Ettore  Giannella Il valico (edito in  proprio); di Palma Lavecchia Parliamone  ancora (Ed. C’era una volta - Roma) con prefazione di Alessandro Meluzzi.
 Quanto ai tre  testi di poesia, di Gaetana De Zio Frammenti di vita (Ed. Rotas), una  raccolta che ha atteso l’arco di un’intera esistenza, prima di realizzarsi in  una silloge riepilogativa; di Rossella Lionetti L’altra dimensione (stampa in proprio); di Ada Roggio (ma è una  compresenza) Viaggi di-versi, nuovi poeti  contemporanei (Ed. Pagine - Roma). L’autrice, al suo primo romanzo,  sappiamo per certo che sta per dare alle stampe un suo secondo lavoro.
 Quanto ai tre  testi di storia ricorderemo,  postumo, di Angioletto Rizzi Barulum Nova  Nazareth con introduzione di Maria Nigro, col rimpianto che a tenerlo a  battesimo dopo avergli dedicato tanto lavoro, non sia stato lo stesso autore,  scomparso due anni fa; di Renato Russo Protagonisti  del ‘900 a Barletta seconda parte: M-Z (Ed. Rotas), il quinto volume col  quale si completa la Storia di Barletta commissionata dieci anni fa dall’amministrazione Salerno.
 Infine due  testi d’arte: di Giusy Caroppo Watershed (Ed. Rotas), nell’ambito del  progetto “Intramoenia extrart” con relativa pubblicazione del Catalogo della  Mostra e introduzione di Nichi Vendola, Silvia Godelli, Francesco Ventola e  Anna Maria Manzone; di Ruggiero Doronzo La  bellezza del divino: le opere pugliesi di Cesare Fracanzano (Ed.  Cafagna-Barletta) con introduzione di Adriana Pepe.
 In complesso  25 titoli per 19 autori. Notevole, nel corso dell’anno, ancora una volta  l’incidenza editoriale di una casa editrice locale coi suoi quattordici titoli,  cinque dei quali sulla storia della città e due biografie di nostri eminenti  concittadini. La presenza di una casa editrice sul territorio è sempre  stimolatrice di studi e di pubblicazioni che sarebbe problematico editare  altrove, nonché di approfondimenti socio-culturali che - affidati alla carta  stampata - lasceranno più durevolmente, nel tempo, traccia delle loro  testimonianze.
 Quanto agli  autori, quattro sono delle firme note alla nostra editoria: Matteo Bonadies  alla sua undicesima opera narrativa; Giusy Caroppo coi suoi libri illustrativi  del progetto “Intramoenia extrart”; don Sabino Lattanzio (autore di numerose  biografie) e Gaetano Nanula non nuovo a studi di economia e finanza di livello  nazionale.
 All’appuntamento,  quest’anno, sono mancati alcuni autori abituali con l’impegno editoriale: Luigi  Di Cuonzo responsabile dell’Archivio della Memoria e della Resistenza;  Francesco Lotoro autore di importanti testi sulla musica concentrazionaria che  lo hanno reso noto nel mondo; e… Duilio Maglio, scomparso nell’aprile dell’anno  scorso, dopo averci abituato, nell’ultimo lustro, ad una pubblicazione  all’anno, tutti testi di grande interesse e attualità a cominciare dal primo  che aveva dato alle stampe nel settembre del 2008, cioè quando aveva 82 anni, Il teatro comunale Curci di Barletta, storia  e restauro (Ed. Rotas).
 Un autore di  cui sentiamo la mancanza? Ruggiero Mascolo, poliedrico e versatile, ci ha  lasciato numerosi titoli, tra gli altri Barletta  leggere la città (con la moglie Rita Ceci, Ed. Liverini) e tre biografie:  su Carlo Cafiero, Anna Cassandro e Teodoro Giannone (Ed. Rotas) e una raffinata raccolta di poesie: Quasi una metafora con prefazione del  compianto prof. Vincenzo Laforgia (Schena editore): Come un tardo amore / che risarcisca la sfiorita bellezza / col calore  più esperto del corpo / la mia dolce e un po’ folle ostinazione / scaverà  goccia su goccia / la pietra sorda della mia città (La Gazzetta del  Mezzogiorno, 11 febbraio 1983).
  Renato Russo(4 marzo 2014)
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