| La  Editrice Rotas al Salone del Libro per rappresentare la Provincia BAT
 Inaugurato il Salone Internazionale del Libro di Torino, alla quale ha  aderito la Regione Puglia (Aree Politiche per la Promozione del Territorio, dei  Saperi e dei Talenti - Servizio Cultura e Spettacolo), che ha allestito un  proprio stand (L18 - pad. 2), mettendolo a disposizione dell’APE - l’Associazione Pugliese Editori - che  quest’anno partecipa con venti case editrici fra le quali la Rotas di Barletta,  l’unica - ormai da quindici anni - a rappresentare prima il Comprensorio Nord  Barese, oggi la provincia di Barletta Andria Trani. Ed è proprio la Rotas che,  sul palinsesto delle presentazioni dello showroom fieristico, ha esordito con  la presentazione di un proprio libro: Eventi. Storia di un manager culturale, da Arbore  a Zichichi di Marco Grassi, illustrato al pubblico dal noto opinionista  Gianni Ippoliti. Presenza, la nostra, significativa nel capoluogo piemontese, ma in verità  la Rotas non partecipa solo al Salone di Torino, ma, quando può, interviene  anche in numerose altre manifestazioni espositive con proprie produzioni  editoriali, cominciando dalla Puglia (a Bari, Bisceglie, Cerignola,  Manfredonia, Campi Salentina), ma anche all’estero, presenti al Cairo, a Mosca,  a Barcellona e a Francoforte, dove esportiamo libri sulla conoscenza del nostro  territorio: di cultura, letteratura, economia, geografia, religione,  tradizioni, turismo, ma soprattutto libri di storia sulla nostra regione in  generale (il nostro logo infatti recita “Storia e storie di Puglia”), ma  specialmente sulla nostra città e sulla nostra provincia, attraverso la tutela  della memoria del nostro passato, di quello più remoto come di quello più  recente, visto non solo come indispensabile strumento di conoscenza, ma anche  come possibile mezzo di investimento turistico.
 Eventi come la Battaglia di Canne, la Disfida di Barletta, Settembre del  ’43, oppure personaggi rappresentativi della nostra terra, come Eraclio,  Boemondo d’Altavilla, Federico II di Svevia, Isabella d’Aragona, o personaggi  più vicini alla nostra contemporaneità come Massimo d’Azeglio (che abbiamo  acquisito come cittadino onorario), Giuseppe De Nittis o Valdemaro Vecchi, il  grande tipografo, editore di Benedetto Croce, che spianò la strada - da Barletta  e poi da Trani - alla grande cultura dell’Ottocento pugliese.
 Non è un luogo comune affermare che la cultura, se opportunamente  utilizzata, può trasformarsi in un produttivo investimento con ritorni  turistici e quindi occupazionali. Non è retorico affermare che la lettura è,  ancora oggi, a onta dei più sofisticati strumenti telematici, il più efficace  mezzo di formazione dei nostri giovani. Attività alla quale la nostra casa  editrice cerca di somministrare un valido incentivante sostegno attraverso una  presenza assidua presso le nostre scuole, cominciando da quelle primarie.
 L’auspicio, in queste giornate che a Torino segnalano la presenza di una  editoria locale pur viva ancorché sofferente, è che le nostre autorità  amministrative non siano insensibili al processo formativo di una gioventù  nella delicata fase della propria formazione. Attraverso il contributo dei  libri è meglio, raccogliendo il recente appello che all’incentivazione alla lettura  ha indirizzato il Presidente della Repubblica, proprio in occasione della  giornata inaugurale del Salone del Libro.
 Renato Russo
 (19 maggio 2013)
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