|   Il Maggio dei Libri: consuntivi e prospettive Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Barletta ha  aderito per la sesta volta al “Maggio dei Libri – Leggere fa crescere”, la  campagna nazionale promossa dal Centro per il Libro e la Lettura e dal Ministero  per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo. La manifestazione, coordinata  dalla Biblioteca Comunale, ha realizzato un intenso programma di iniziative che  ha coinvolto associazioni culturali, librerie e autori, contribuendo così a  dare un rinnovato impulso al valore sociale della lettura. Iniziativa che,  nell’ambito delle attività del Comune, ha coinvolto oltre le sedi del Castello  (Sala rossa ed Emeroteca), anche Palazzo della Marra e la biblioteca decentrata  di via dei Pini.Il “Maggio dei Libri” di Barletta, in ambito provinciale, è  diventato un punto di riferimento per le altre città che hanno allestito pure  loro programmi di lettura.
 Tra le iniziative collegate, ripetendo una formula già adottata  con successo negli anni passati, “La notte in biblioteca”, che anche quest’anno  ha avuto il massimo delle adesioni, 25 ragazzi di età compresa fra 8 e 10 anni,  realizzata in collaborazione con la Cooperativa Lilith Med 2010.
 Una originale iniziativa sperimentale quella organizzata  dalla sede decentrata di via dei Pini, “Prendi un libro… porta un libro…” - dal  9 al 31 maggio - la possibilità per i ragazzi del quartiere di prendere in  prestito dei libri di lettura e lasciarne altri propri, una versione del book crossing, cento libri ed albi  illustrati messi a disposizione per lo scambio.
 Intenso, abbiamo detto, il programma che si è svolto nel  mese di maggio, intenso e qualificate le iniziative messe in cantiere. Fra le  più significative: il 14 maggio A  Sicilian Patriot incontro con l’autore Giannicola Sinisi e con la  collaborazione della Libreria Einaudi; il 16 Nicola Straniero, un eroe della Grande Guerra, di Michele Grimaldi,  con l’autore, nella Sala Rossa, il prefetto Clara Minerva, il sindaco Cascella,  il prof. Ugo Villani (bel gesto della famiglia Straniero, quello di fare dono  del libro a tutti gli alunni delle scuole medie); il 18 La frontiera (su migrazioni e sbarchi) di Alessandro Leogrande; il  23 maggio incontro col prof. Franco Sabatini che ha intrattenuto il pubblico  sul tema La lingua italiana tra identità  e globalizzazione; e ancora il 26 maggio, Emanuele Verdura ha presentato il  libro Kemal il clandestino, in  collaborazione con l’Associazione Mirabilia; il 28 maggio laboratorio di  costruzione di un libro collettivo per 20 bambini di età fra i 7 e i 10 anni,  ancora a cura dell’Associazione Mirabilia presso la Scuola Elementare “Giovanni  Paolo II”. Da ultimo, il 3 giugno, grande happening nella Scuola elementare “Musti” dove si è parlato di Federico II e di Peppino  De Nittis giovinetti. Risultati di eccellenza, specialmente se si tiene conto  dei ridotti tempi organizzativi dell’evento e delle ridottissime risorse  economiche per realizzarlo. Intanto, di buon auspicio, la recente inaugurazione  della biblioteca decentrata presso il Parco dell’Umanità.
 Barletta, la città  che legge meno in Italia…(e che non conosce  la propria storia)
 Certo apprezzabile quest’opera di sensibilizzazione alla  lettura da parte della Biblioteca Comunale di Barletta. Iniziativa che ha dato  già i suoi primi frutti nelle numerose iscrizioni alla Biblioteca di un gran  numero di ragazzi fra i 6 e i 10 anni. Ma non basta.Manca un raccordo organico su un progetto unitario del  Comune con le altre associazioni che da anni organizzano analoghe iniziative  come l’Unesco o la Società di Storia Patria (su tematiche però non locali ma  nazionali) o con le più importanti librerie cittadine, oppure con l’editoria  locale che ha finora prodotto numerose pubblicazioni di storia per i nostri  ragazzi, ma soprattutto con le scuole cittadine che estemporaneamente  organizzano iniziative di presentazione di libri nella formula “Incontro con  l’autore” che purtroppo, però – a parte rade eccezioni – non hanno nessun  intento finalizzato alla conoscenza della storia cittadina o comprensoriale.  Insomma ognuno per conto proprio, mentre da anni ci chiediamo perché nessuna  iniziativa di coordinamento parta dall’assessorato alla Pubblica Istruzione che  dovrebbe avere come obiettivo anche quello della diffusione della conoscenza  della nostra storia. I nostri ragazzi infatti, è largamente documentato, spesso  ignorano i grandi eventi storici che coinvolgono il territorio (come la Disfida  di Barletta o la battaglia di Canne), così come i grandi personaggi storici del  passato. E allora ci stupiamo ancora che Barletta sia la città che legge meno  in Puglia e che la Puglia sia l’ultima regione in Italia per incidenza di  lettori?
 Eppure un rimedio ci sarebbe, sia pure a tempi lunghi e  partirebbe da Palazzo di Città. È auspicabile che l’assessorato alla Cultura e  alla Pubblica Istruzione si faccia promotore della conoscenza della nostra  storia nelle scuole, partendo dal ruolo della nostra civica Biblioteca come  “produttrice di comunità” per cui la lettura – finalizzata alla conoscenza  della nostra storia – diventi polo aggregante di un processo didattico  formativo, e non – come purtroppo accade oggi sovente   come una delle tante opzioni progettuali delle scuole cittadine, dove il  progetto di lettura – se non ignorato del tutto - è posto in coda ad altre  proposte a volte stravaganti di cui vi risparmio la singolare eccentricità.
 Renato  Russo(9 giugno 2016)
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