|   Gli stati generali della  lettura.A Barletta c’è poco da stare  allegri
 Nell’ultima  settimana di ottobre, si è celebrata in Italia la settimana della lettura. Ma  noi, a Barletta, che ancora oggi conserviamo il primato di peggiori lettori  d’Italia, che dobbiamo celebrare? Un primato negativo anche quest’anno vissuto  nella più completa indifferenza delle istituzioni (fatte salve alcune scuole),  ma anche nella diffusa apatia delle associazioni culturali. Di questo  deprimente primato nazionale, del quale avremmo voluto volentieri fatto a meno,  me ne informò per la prima volta il dirigente scolastico Andrea Messinese, il  28 ottobre del 2004, esattamente dieci anni fa.La  notizia era riportata dal quotidiano “La Stampa” di Torino (ma sarebbe stata  poi ripresa nei giorni successivi da altre testate giornalistiche). L’articolo  precisava che la Puglia, con la Basilicata, era l’ultima regione italiana come  percentuale di lettori e che in Puglia la città di Barletta, appena elevata a  capoluogo di provincia, risultava ultima delle ultime (la notizia mi venne  confermata nel corso di una telefonata fatta alle “Messaggerie Italiane” di  Bari). Messinese si ritagliò il pezzo del giornale e lo fissò, con delle pones,  proprio nella bacheca dei comunicati della scuola da dove dispose che non  venisse rimosso almeno per un anno, sperando che nel corso di quel lasso di  tempo la nostra graduatoria migliorasse (non sarebbe accaduto, né per  quell’anno né per gli anni a venire).
 Ne  parlammo col sindaco, e Salerno, non insensibile a questa deprimente notizia,  che lo lasciò perplesso, come al suo solito, d’impulso si attivò per dar vita  ad una iniziativa, Il mese del libro.  Sarebbe partita il 7 marzo del 2005 con una serie di presentazioni di testi  sulla città o sul territorio, oppure volumi di autori o di editori della nostra  regione. A inaugurare la serie di quindici presentazioni, nella Sala rossa del  Castello, il mio primo volume sulla storia della città: La storia di Barletta,  tenuto a battesimo dal vice sindaco Raffaele Fiore, dal prof. Ugo Villani, dal  presidente della Società di Storia Patria Raffaele Iorio e dal coordinatore  della serata il giornalista Costantino Foschini.
 A  seguire, nei giorni successivi, avrebbero presentato i loro libri Gianfranco  Viesti, Franco Cassano, Giacinto Carofiglio, Michele Cristallo, Raffaele Nigro,  Ruggiero Mascolo (con una biografia su Teodoro  Giannone), Carmen Palmiotta ed altri. Fra le altre belle “pensate” di  Ciccio Salerno (fu proprio sua l’idea) quella di regalare un libro per ogni  nuovo nato del 2005. Unica imperdonabile defaillance,  della quale feci le mie più vive rimostranze al sindaco attraverso una lunga  “lettera di doglianze”, fu la circostanza che dal Comune non fossero state  coinvolte le scuole alle quali in primis avrebbe dovuto essere rivolto quel  progetto. E in effetti a quegli incontri si fecero vivi solo i dirigenti  scolastici Alfredo Basile (“Fraggianni”) e Luigi Terrone (“Girondi”), ma più  come consiglieri comunali che come operatori scolastici.
 *   *   * Da  allora non è che le cose siano cambiate granché. Nel 2010 curai la  pubblicazione di una antologia di poeti barlettani, ne inventariai cento (e non  erano tutti), mentre le librerie mi comunicavano che il numero degli abituali  acquirenti di libri, nel corso dell’anno, era decisamente inferiore. Il che  significa che a Barletta i poeti sono più numerosi dei lettori!Due  anni fa, il 21 aprile del 2012, la Terza rete, nel Telegiornale del mattino,  riaggiornò la graduatoria dei valori percentuali dei lettori per incidenza  regionale. Nulla era cambiato per quanto ci riguardava come regione e come  città, restando sempre in fondo alla graduatoria l’una e l’altra.
 Eppure  è strano, perché, ancora più, rispetto alla città di Bari, la nostra è piena di  associazioni che programmano annualmente un gran numero di incontri culturali,  spesso anche sulla necessità di incentivare i giovani alla lettura.
 Tanto  per ricordare qualche iniziativa: il Club Unesco annualmente ha promosso per  anni serate dedicate al libro; la biblioteca per ragazzi Mirabilia (presso la  Scuola Elementare “Giovanni Paolo II”) promuove la lettura per i bambini del  quartiere Patalini; la stessa biblioteca comunale “S. Loffredo” organizza  annualmente iniziative con le scuole primarie per alimentare il piacere della  lettura negli studenti più piccoli; per non dire dell’impegno messo da numerose  scuole, specialmente quelle elementari (la scuola “Giovanni Paolo II” alla  “Primavera del Libro” dedica un incontro annuale). E in questo contesto la  nostra editrice ha realizzato qualche pubblicazione pensata e prodotta proprio  per alimentare il piacere della lettura nei ragazzi, attraverso la conoscenza  della propria terra e dei suoi protagonisti (pensiamo a Eraclio, a Peppino De  Nittis, a Ettore Fieramosca, a Federico II, a Fraggianni). Degli istituti  superiori un plauso particolare merita il preside Giuseppe Lagrasta che da  quando è subentrato nella direzione del Liceo Classico, ha intrapreso una serie  di iniziative dirette a promuovere la lettura (suo è il bellissimo articolo Il piacere della lettura ci salverà, Gazzetta del Mezzogiorno del 29 settembre 2012). E a proposito della Gazzetta,  come ignorare i suoi ripetuti articoli sul tema attraverso rubriche diverse,  con recensioni sui libri, reportages su convegni, asterischi su piccoli-grandi  eventi della editoria.
 Tra  le iniziative estemporanee, quelle dei club che periodicamente promuovono  iniziative culturali incentrate sulla presentazione di volumi, una indiretta  incentivazione alla lettura. Ma serve a poco, e la recente chiusura della Libreria  Liverini dei fratelli Chiandetti non ha fatto che confermare la profonda crisi  attraversata dal nostro mondo librario.
 Lettura  consigliata? Dalle “Lettere a Lucilio”, la n. 45, nella quale Seneca parla del  giovamento che si può trarre dalla lettura dei libri, ancorché a quel tempo non  era così facile acquistarne, per via degli alti costi praticati dagli editori,  per cui Lucilio si lamenta con Seneca di aver dall’amico più consigli che  libri, mentre gli piacerebbe  che fosse  il contrario…
  Renato  Russo(8 novembre 2014)
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