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 “SE”…  il decalogo del sindaco  
                  
                     Se  saprai rispettare ed ascoltare amici e avversari, e questi ultimi senza  pregiudizi e anzi con maggiore rispetto dei primi;
 
                     Se nell’espletamento del tuo mandato, all’atto  della realizzazione del programma, saprai privilegiare gli interessi generali  su quelli dei singoli istanti (soprattutto quando espressione di richieste  interessate e amichevoli);
 
                     Se quando assumerai la carica avrai la  consapevolezza - e saprai conservarla per tutto il tempo del tuo mandato - che  essa è uno strumento di potere al servizio dei cittadini, e non il contrario;
 
                     Se saprai resistere alle forzature di una  indebita pressione, quando in danno della tutela del diritto di un anonimo  cittadino indifeso, che forse neppure saprà del tuo magnanimo gesto;
 
                     Se quando accoglierai una petizione lo farai  più come riconoscimento di un diritto che come elargizione di un favore;
 
                     Se nello stendere il progetto per la città  saprai bilanciare gli obettivi programmatici con le disponibilità di cassa;
 
                     Se saprai organizzare la tua giornata in modo  equilibrato e razionale, dosando i tempi per occuparti dei più grandi problemi  della città, come dell’interessamento del più umile dei cittadini;
 
                     Se saprai ascoltare l’interlocutore senza  prevenzioni, con pazienza e senza la frenesia di imporre il tuo punto di vista,  ma prendendo quello che di buono c’è nelle sue argomentazioni;
 
                     Se saprai resistere alle pressioni dei partiti  o dei gruppi di potere d’importi scelte ai vertici della cosa pubblica “troppo”  competenti o del tutto incompetenti; e saprai invece indicare o accettare  designazioni di candidati seri nella materia alla cui gestione sono chiamati;
 
                     Se andando a letto ogni sera, durante il tempo  del tuo mandato, sentirai di avere la coscienza a posto e di aver fatto del tuo  meglio per interpretare con giudiziosa obiettività i bisogni della città e  della sua gente… potrai allora dirti moderatamente  soddisfatto di aver fatto in coscienza del tuo meglio per aver positivamente  corrisposto alla fiducia riposta in te dalla stragrande maggioranza dei  cittadini, non  solo di quelli che ti avevano dato il loro consenso… Renato Russo(17 maggio 2011)
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