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 L'attuazione della "Legge Mennea" grande opportunità per il rilancio di Canne AÈ da anni, da moltissimi anni che Canne  della Battaglia, uno dei più grandi siti archeologici d’Italia, languiva in uno  stato di abbandono. Certo, di tanto in tanto c’è stato qualche evento episodico  che ne ha ridestato l’attenzione, come l’ultimo, due anni fa, la mostra  “Annibale, un viaggio”. Un evento che ha riacceso l’interesse per il grande  cartaginese, senza alcun riferimento però alla famosa battaglia né tanto meno  ad una ridestata attenzione per il sito cannense che di fatto in quei mesi non  risentì minimamente dell’opportunità offerta dalla mostra presso il Castello di  Barletta.E in realtà è dai primi anni del 2000 che  il sito è andato incontro ad un progressivo declino, segnato indelebilmente da  alcuni episodi come lo sgombero nell’Antiquarium del museo annibalico per far  posto ad una mostra di gatti, l’atteggiamento della dirigente del sito  ostinatamente negazionista della battaglia in loco e la conseguente  cancellazione del nostro punto turistico dalle guide regionali e nazionali  (come quello del Touring), e da ultimo, la chiusura del bookshop - nel  settembre 2010 - conseguenza naturale delle infauste premesse.
 Poi l’inizio di una lenta ripresa dovuta  al prof. Giovanni Brizzi che tentò un nostro coinvolgimento, nel progetto della  “Rotta dei Fenici” a livello internazionale e “Sul cammino di Annibale” a  livello nazionale che rianimò il sito.
 Ma, soprattutto, a rilanciare Canne, fu la  proposta di legge firmata il 20 febbraio 2010 dal consigliere regionale  Ruggiero Mennea approvata dall’Assemblea Regionale il 28 dicembre, con una  copertura di 200mila euro. Nel corso di quella legislatura (2010-2015) la legge  non trovò applicazione, vuoi per vicende regionali che nazionali, vicende nel  corso delle quali, pure tra dubbi e perplessità, ostacoli e impedimenti vari, Mennea  continuò a credere nella attuazione della sua proposta normativa. Anni di un  apparente immobilismo, soprattutto dovuto al fatto che a Roma - nel 2014 - il MIBACT  (il Ministero per i beni culturali e turistici), si stava riorganizzando su  base regionale (con ripercussioni locali), riforma che avrebbe visto la nascita  dei Poli Museali accanto alle Sovrintendenze archeologiche interprovinciali. Polo  Museale Pugliese dal quale in un primo momento fummo esclusi (articolo della  Gazzetta di Pietro Doronzo 13 gennaio 2015, ribadito da altra denuncia dello  stesso il 15 settembre), ma al quale fummo riammessi per volontà del ministro  della cultura Dario Franceschini su pressione del sindaco Pasquale Cascella e  del consigliere Mennea (8 ottobre 2015).
 Ma nel frattempo la legge regionale su  Canne della Battaglia che recava come oggetto “Valorizzazione e divulgazione  dei luoghi e della storia relativi alla battaglia di Canne” aggiornava il  finanziamento a 300mila euro. Tutto l’iter sarà seguito con grande diligenza da  Aldo Patruno, direttore del dipartimento turismo, cultura e valorizzazione del  territorio.
 Frattanto, su pressione del sindaco Cascella  e del consigliere Mennea - meglio tardi che mai - il ministro Franceschini  inseriva Canne nell’inventario dei siti turistici del Polo Museale Pugliese.
 “Vinta la battaglia, ora comincia la vera sfida”  dichiarava Mennea.
 La mostra su Annibale, due anni fa (agosto  2016), un intermezzo che servì a rilanciare il mito del grande condottiero, ma  del tutto avulso dal luogo della battaglia, mentre il consigliere Mennea  continuava il suo impegno per dare operatività alla sua proposta di legge per  la valorizzazione del sito storico ed archeologico.
 Canne nel calendario regionale degli eventi  che contano. Ora dipenderà da noi Con l’attivazione del finanziamento della “legge  Mennea”, affidato al Teatro Pubblico Pugliese, e con il calendario degli eventi  che il sindaco Cannito ha presentato a Palazzo di Città il 20 luglio e  l’assessore regionale Loredana Capone il 2 agosto a Canne, è partito il  rilancio del sito storico-archeologico.“D’Estate a Canne della Battaglia” è un  evento che rappresenta la prima tappa di un lungo percorso finalizzato a  collocare Canne nel programma regionale degli eventi turistici che contano. Le  istituzioni che stanno offrendo la loro disponibilità per la riuscita di questa  grossa operazione di rilancio turistico di Canne: la Regione Puglia che ha finanziato il rilancio del sito di Canne su  proposta del consigliere Ruggiero Mennea (assessore al turismo Loredana Capone);  il segretariato regionale del MIBACT cioè del Ministero dei Beni culturali e turistici (oggi solo culturali) che ha  curato la realizzazione dell’ampliamento strutturale e dell’organizzazione  multimediale dell’Antiquarium da cui è partita la proposta legislativa di  Mennea (diretto da Eugenia Vantaggiato); il Polo Museale Pugliese che per la nuova normativa promossa dal  ministro Dario Franceschini rappresenta una rete che fa sistema fra i diversi  grandi eventi e siti regionali fra cui è il sito di Canne della Battaglia (Polo  oggi retto da Maria Stella Margozzi); l’Antiquarium di Canne, retto da Miranda Carrieri,  alle dirette dipendenze del Polo museale. Per una più diretta realizzabilità  della legge Mennea, la Regione Puglia ha investito della sua gestione operativa  il Teatro Pubblico Pugliese,  consorzio alle dirette dipendenze della Regione Puglia (presidente Giuseppe  D’Urso, direzione Sante Levante).
 Ultimo protagonista del rilancio di Canne,  ma non ultimo per importanza, il Comune di Barletta, proprietario della collina  di Canne, al quale è affidato il momento realizzativo locale, Molti i soggetti  attuatori e si potrebbe temere che questa diversificazione di competenze  potrebbe frenare la realizzazione del progetto di rilancio del sito di Canne. E  invece, a coordinare con grande disinvoltura e competenza i diversi apporti  istituzionali, proprio Ruggiero Mennea, il proponente della legge.
 *   *   * Finora ci siamo lamentati per anni dello  stato di abbandono in cui versava Canne: ora che ci viene offerta l’opportunità  di rivitalizzarla, sapremo coglierla? Ribadisco con forza quello che dissi il  20 luglio in sala giunta: Non andremo lontano, se noi locali non sapremo  cogliere questa irripetibile opportunità, cominciando dal sindaco e  dall’assessore delegato e dalla dirigente Santa Scommegna. Ma non basta, sarà  necessario il concorso degli uffici coinvolti (quelli amministrativi e quelli  turistici come lo IAT), dalle associazioni turistiche fin qui poco coinvolte  (ce ne sono diverse e molto attive, il loro disimpegno sarebbe estremamente  dannoso). Se non può essere delegato un assessore per Canne, però suggerirei di  delegare un consigliere comunale (a costo zero naturalmente, come avvenne con  proficuità di risultati col consigliere Franco Ruta nell’Amministrazione  Maffei) particolarmente predisposto per questo coordinamento operativo,  raccordo indispensabile con i vari presidi preposti alla realizzazione del  progetto. Renato Russo
   
 
 
 
   1. Il cippo  di Canne (fotorudy). 2. 28 dicembre 2011, Ruggiero Mennea e Loredana Capone a Canne. 3. 8 ottobre 2016, Bari, Hotel delle Nazioni. Il consigliere regionale  Ruggiero Mennea con il ministro dei Beni e delle Attività culturali Dario  Franceschini. 4. Il sindaco Pasquale Cascella e il consigliere regionale Ruggiero  Mennea con l’assessore alla cultura Loredana Capone e il presidente della  Provincia Francesco Spina. |