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Associazioni e cultura
Cento in ordine sparso

I

A Barletta si legge poco, ma in compenso si scrive molto e ci si incontra moltissimo. Neppure Bari ha lo stesso numero di associazioni culturali che conta la nostra città (anche se non tutte possono vantare la stessa vitalità). Basti dire che nelle prime due settimane di marzo sono stati organizzati dodici fra convegni, meeting, seminari e tavole rotonde d’ogni genere, praticamente una al giorno, uno sciame di progetti sofisticati, espressione di un frenetico vitalismo creativo.
Sembrerebbe una forza d’urto irresistibile, un formidabile deterrente contro la persistente crisi da anemia di presenze turistiche, se solo ci fosse un’intesa fra di loro, una platea capace di interloquire strategicamente con i vertici decisionali amministrativi, sempre più lontani e inaccessibili, nel frustro tentativo di un fecondo confronto per il rilancio programmatico del nostro comparto turistico-culturale.
Non esiste infatti - fra queste associazioni - un comune piano strategico, un volo alto che accomuni strategie condivise, mentre ognuna procede in ordine sparso, finalizzando le proprie attività al raggiungimento dei propri specifici obiettivi, finendo col vivere ai margini di una modesta programmazione, a fronte delle ricche potenzialità che il nostro territorio ostenta e che potrebbe invece sfruttare.
Tentammo, qualche anno fa, sotto la carismatica presidenza di Raffaele Iorio, come Società di Storia Patria per la Puglia, qualche convergente tentativo finalizzato al comune obbiettivo della valorizzazione turistico-culturale dei nostri beni più prestigiosi a partire dal sito di Canne, e per qualche tempo sembrò che l’esperimento avesse successo; poi nella “Società”, prevalse un orientamento riduttivamente parcellare e il tentativo non ebbe seguito. Dell’incisivo scambio di messaggi fra le associazioni firmatarie e il sindaco Salerno ce ne sono restate significative tracce epistolari (quando ancora i messaggi si inoltravano con la posta tradizionale).
Dall’“annuario” comunale, abbiamo inventariato negli ultimi dieci anni oltre cento realtà associative, alcune delle quali, nate per un solo evento, hanno cessato di esistere  atrofizzate dal disuso, mentre molte altre perseverano nel loro impegno, profuso in una molteplicità di iniziative realizzate con artigianale perseveranza.

Fra le ASSOCIAZIONI CULTURALI più note ed attive, di cui indicheremo fra parentesi il nome del presidente o dell’incaricato operativo più rappresentativo, è doveroso menzionare: Ad Maiora, promotrice - da almeno tre lustri - di iniziative poetiche e di narrativa alle quali danno la loro adesione autori provenienti d’ogni parte d’Italia (Costantina Loscocco); Archivio della Memoria e della Resistenza, da numerosi anni in prima linea nella qualificata valorizzazione - soprattutto didattica - delle drammatiche giornate del settembre del ’43 (Luigi Dicuonzo); Centro Studi Barletta in rosa, che dedica ampio spazio a iniziative culturali con finalità sociali (Maria Grazia Vitobello); Elpimix, una piccola ma combattiva associazione culturale che pur dislocata perifericamente, realizza frequenti incontri storici (Arcangela Alfarano); Libera, promotrice di iniziative ispirate da legalità e giustizia, realizza annualmente pochi ma significativi appuntamenti largamente partecipati su una tematica quanto mai drammaticamente attuale (Alessia Dimiccoli); Liberincipit, nata pochi anni fa, ha dato vita non solo ad una molteplicità di presentazioni di autori, ma anche a spettacoli culturalmente gradevoli e di intrattenimento (Francesco Dicandia); Mirabilia, promotrice di eventi di cultura varia, soprattutto finalizzata ad alimentare il piacere della lettura nei più piccoli (Licia Divincenzo); Società Dante Alighieri, che in meno di due anni ha già tenuto a battesimo significative iniziative, espressione della estrosa vitalità del suo presidente (Giuseppe Lagrasta); Società di Storia Patria per la Puglia, non solo la più longeva, ma anche la più titolata fra quante mirano all’approfondimento storico della propria città e del proprio territorio, che risale ai nomi prestigiosi di Michele Cassandro, Vito Lattanzio, Sabino Castellano, mons. Salvatore Santeramo ed altri (oggi retta da Biagio Cavaliere); La Stradina dei Poeti, ancorché non sia un’associazione, tuttavia è ad essa assimilabile, è infatti un certame poetico, che si rinnova puntualmente a metà agosto di ogni anno in una stradina del centro storico, dove si ritrovano, con le loro poesie “sospese come panni stesi al sole”, gli autori di una feconda stagione creativa; La Tana, un laboratorio creativo che allarga il suo orizzonte sulla diffusione del linguaggio teatrale in una molteplicità di opzioni come l’ultima, qualche settimana fa, in occasione della ricorrenza della Disfida di Barletta (Gianpiero Borgia); l’UNITRÈ, cioè l’Università della Terza Età, per anni gestita  dalla compianta prof.ssa Silvia Liaci attraverso corsi di vario interesse storico-scientifico e l’adesione di eccellenti docenti (attuale presidente Angela Paolillo).

Fra le ASSOCIAZIONI TURISTICHE ricorderemo la  Sezione barlettana dell’Archeoclub d’Italia, molto attiva per frequenza di soci e per numero di guide qualificate impiegate in circuiti turistici cittadini e comprensoriali (Pietro Doronzo); l’Aufidus, nata trent’anni fa con lo scopo di illustrare i nostri eventi più espressivi ai turisti, come Canne della Battaglia e la Disfida di Barletta (Michele Cantatore); il C.T.G., Centro Turistico Giovanile, proteso soprattutto alla formazione di guide turistiche preparate inserito in un circuito regionale (e barlettana ne è la sua presidente regionale, Esther Larosa); la sezione barlettana del T.C.I., che ha recentemente realizzato a Barletta il progetto “La Penisola del tesoro” conseguendo un vistoso successo di partecipazione (Luciana Doronzo); la Pro Loco che evoca una lontana stagione di promozione turistica risalente all’avv. Guaglione (oggi diretta da Luigi Vitrani).

Poi ci sono le ASSOCIAZIONI MISTE come Arte e Poesia, un’associazione che dal 1979 promuove la scoperta e la valorizzazione di giovani promesse poetiche e promettenti pittori (Franco Lamonaca); CesacoopArte, da innumerevoli anni collaudata organizzatrice di eventi culturali che divide le sue energie promozionali fra la valorizzazione di artisti e la riscoperta del folklore cittadino, anche quello religioso (Stefano Pelle); Eclettica Associazione di promozione culturale sovraregionale, che ha già nel titolo lo scopo della sua attività legata alla fantasiosa creatività della sua animatrice (Giusy Caroppo); Wola Kota, associazione di arte e cultura (Gigi Cappabianca); Zero Uno, centro culturale con finalità miste fra arte e turismo (Anna Soricaro). Sembrano tante. E non ne abbiamo inventariate che appena la metà.

Renato Russo
(9 maggio 2014)
(Continua)

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